In distribuzione il numero 89 della rivista ‘Speleologia’
È ora disponibile il numero 89 della rivista ‘Speleologia’, pubblicata dalla Società Speleologica Italiana (SSI).
Questo numero offre una vasta gamma di articoli e approfondimenti per gli appassionati e i professionisti del settore.
Uno degli articoli racconta la scoperta dell’ingresso della cavità più significativa del monte Bolettone.
Questa scoperta risale al dicembre del 1951, quando il setter Zorro, durante una battuta di caccia con il suo proprietario Pierluigi Nessi e l’amico Giorgio Battaini, entrambi giovani speleologi comaschi, individuò l’ingresso della cavità.
Il numero 89 della rivista ‘Speleologia’ include anche un articolo dettagliato scritto da Marzio Merazzi e Antonio Premazzi, che esplora ulteriormente questa scoperta.
Per chi fosse interessato, è disponibile anche un video correlato su YouTube.
Oltre a questo, la nuova edizione della rivista, distribuita ai soci della SSI ETS, offre una varietà di contenuti:
- Notizie dall’estero: Esplorazioni in Albania, Colombia, Creta, Polinesia francese e Messico.
- Storie italiane: Aggiornamenti sull’Abisso del Vento a Palermo e le grotte della Val di Scerscen in Lombardia.
- Progetti speciali: Tra cui TracerKanin, un’indagine internazionale sulle acque sotterranee del Monte Canin.
- Approfondimenti scientifici: Aggiornamenti su importanti eventi speleologici.
Per ulteriori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale della Società Speleologica Italiana all’indirizzo www.speleologiassi.it.
L’importanza della Società Speleologica Italiana
La Società Speleologica Italiana (SSI), fondata nel 1903 a Bologna, è un’organizzazione di riferimento per la speleologia in Italia.
La SSI svolge un ruolo cruciale nella promozione e nello sviluppo della speleologia, nonché nella tutela del patrimonio carsico e ipogeo del paese.
La SSI è impegnata in numerosi progetti di ricerca e conservazione. Tra questi, l’iniziativa “Puliamo il Buio” è particolarmente significativa.
Questo progetto, in collaborazione con Legambiente, mira a ripulire le grotte e gli ambienti ipogei dall’inquinamento, documentando i livelli di contaminazione e proponendo soluzioni concrete.
Dal 2005, “Puliamo il Buio” ha coinvolto numerosi speleologi e volontari, contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente sotterraneo.
Le grotte rappresentano importanti laboratori naturali per la ricerca scientifica.
La SSI sottolinea come le grotte siano strumenti potenti per studi in diverse discipline, dalla geologia alla biologia, dalla climatologia all’archeologia.
Le grotte turistiche, inoltre, attirano milioni di visitatori ogni anno, e pur essendo spesso snaturate con luci, passerelle e spettacoli di luci e suoni di dubbio gusto, rappresentano una risorsa economica significativa.
La SSI è anche membro dell’Unione Internazionale di Speleologia (UIS), istituita a Postojna nel 1965.
Questa collaborazione internazionale permette di condividere conoscenze e risorse, promuovendo la speleologia a livello globale.
In conclusione, la Società Speleologica Italiana svolge un ruolo fondamentale nella protezione e nella valorizzazione delle grotte e degli ambienti carsici, promuovendo la ricerca scientifica e sensibilizzando il pubblico sull’importanza della tutela del sottosuolo.
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.scintilena.com¹²³.
(1) Nel Cuore della Terra: Il Viaggio della Speleologia dal Passato al …. https://www.scintilena.com/nel-cuore-della-terra-il-viaggio-della-speleologia-dal-passato-al-futuro/09/20/.
(2) Puliamo il Buio: La Speleologia al Servizio dell’Ambiente. https://www.scintilena.com/puliamo-il-buio-la-speleologia-al-servizio-dellambiente/09/13/.
(3) Le Acque di Origine Carsica: Una Risorsa Strategica da Tutelare. https://www.scintilena.com/le-acque-di-origine-carsica-una-risorsa-strategica-da-tutelare/08/27/.
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