Un’analisi zooarcheologica e proteomica rivela le strategie di adattamento dei Denisovani nell’altopiano tibetano durante il Pleistocene medio e tardo

Un recente studio pubblicato su Nature ha fornito nuove informazioni sulla sopravvivenza e l’adattamento dei Denisovani, un gruppo di ominidi estinti imparentati con i Neanderthal, nella grotta di Baishiya Karst sull’altopiano tibetano durante il Pleistocene medio e tardo.

Utilizzando tecniche di zooarcheologia e proteomica, i ricercatori hanno analizzato un’ampia gamma di reperti faunistici provenienti dalla grotta, fornendo nuove prove sulla presenza dei Denisovani nella regione e sulle loro strategie di sopravvivenza.

La grotta di Baishiya Karst è stata scavata per la prima volta nel 2013 e da allora ha fornito una ricca serie di reperti archeologici, tra cui strumenti di pietra, ossa di animali e persino un frammento di mandibola di Denisovano.

Tuttavia, fino ad ora, la maggior parte delle ricerche si era concentrata sull’analisi genetica dei reperti, trascurando l’aspetto zooarcheologico.

Il nuovo studio ha analizzato un totale di 2.567 reperti faunistici, utilizzando una combinazione di tecniche morfologiche e proteomiche.

I risultati hanno mostrato che i Denisovani erano i principali responsabili dell’accumulo di ossa nella grotta, con un’alta proporzione di modifiche antropiche sulle superfici ossee.

Inoltre, la presenza di strumenti di pietra in ogni strato suggerisce che la grotta sia stata abitata dai Denisovani per un lungo periodo di tempo.

L’analisi delle ossa ha anche rivelato importanti informazioni sulla dieta e le strategie di sopravvivenza dei Denisovani.

La maggior parte delle ossa apparteneva a caprini, come il bharal (Pseudois nayaur), insieme a megaerbivori, carnivori, piccoli mammiferi e uccelli.

I ricercatori hanno anche identificato un nuovo reperto osseo appartenente a un Denisovano, un frammento di costola risalente a circa 48-32.000 anni fa.

Secondo i ricercatori, questi risultati forniscono importanti informazioni sulla capacità dei Denisovani di adattarsi a una vasta gamma di ambienti.

In particolare, la presenza di Denisovani nell’altopiano tibetano, una regione caratterizzata da un’altitudine elevata e da un clima rigido, suggerisce che questo gruppo di ominidi fosse in grado di sopravvivere in condizioni estreme.

Inoltre, lo studio ha anche fornito nuove informazioni sulla fauna presente nell’altopiano tibetano durante il Pleistocene medio e tardo.

La presenza di specie come il bharal, il leopardo delle nevi (Panthera uncia) e il lupo (Canis lupus) suggerisce che la regione fosse caratterizzata da un ambiente aperto, con presenza di praterie e foreste a macchia.

Lo studio fornisce importanti informazioni sulla presenza e l’adattamento dei Denisovani nell’altopiano tibetano durante il Pleistocene medio e tardo.

Grazie all’analisi zooarcheologica e proteomica, i ricercatori hanno potuto ricostruire le strategie di sopravvivenza di questo gruppo di ominidi estinti e fornire nuove informazioni sulla fauna presente nella regione durante quel periodo.

Saranno necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno l’impatto dei Denisovani sull’ecosistema dell’altopiano tibetano e sulla loro interazione con altre specie di ominidi presenti nella regione.

Fonte e studio:

Xia, H., Zhang, D., Wang, J. et al. Middle and Late Pleistocene Denisovan subsistence at Baishiya Karst Cave. Nature (2024). https://doi.org/10.1038/s41586-024-07612-9

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