Un’area di Villa Adriana a Tivoli, ancora non accessibile al pubblico, sta rivelando i suoi tesiori grazie alle ricerche degli speleologi di Sotterranei di Roma. Recuperati resti di pitture di importanza eccezionale.
E’ in corso da parte della Soprintendenza il recupero di uno straordinario deposito, costituito da resti di pitture e stucchi, di tale quantità e qualità da rappresentare uno dei più significativi ritrovamenti di questo tipo mai effettuati a Villa Adriana.
Le notizie antiquarie mettevano in luce la ricchezza di tali apparati, della cui presenza si ha memoria sin dagli albori del Rinascimento.
Il nuovo ritrovamento costituisce un tassello fondamentale per lo studio della decorazione di Villa Adriana e del contributo offerto da essa al linguaggio pittorico dei grandi maestri, a cominciare da Pinturicchio e Raffaello che a Roma trovavano ispirazione osservando gli affreschi del periodo classico.
Il ritrovamento è avvenuto sotto il pavimento della cantina del casale del custode, ad opera degli speleologi di Sotterranei di Roma, che dallo scorso settembre stanno effettuando sopralluoghi e ricerche insieme agli esperti dell’Istituto Le Ville e dell’Università di Tor vergata.
Su 8 metri cubi di terra rimossa, ben 2 metri cubi sono costuituiti da frammenti dipinti.
I frammenti provengono probabilmente da soffitti di edifici situati nelle vicinanze e accatastati nello scantinato tra il ‘600 e ‘700 per costituire un riempiticcio su cui realizzare il pavimento della cantina.
Nel video, il servizio di RAI 3 lazio sull’eccezionale ritrovamento.