La scrittura, quando è necessaria, informa, offre motivazioni, traduce idee
Oggi “articolo” significa testo e immagini ed estensioni sul web
Negli ultimi anni Speleologia, la rivista della Società Speleologica Italiana, ha vissuto cambiamenti.
I più visibili sono forse la nuova redazione e le nuove indicazioni per gli autori.
Lo spazio che occupano queste brevi note sulla carta stampata è limitato e molto vi sarebbe da aggiungere oltre al dato puramente tecnico, ma sarebbe inammissibile rubare spazio ad altro con regole che di per sé regole non sono, ma solo indicazioni di massima.
Ogni articolo o lavoro presentato necessita di fatto una collocazione sua particolare.
Ci spieghiamo meglio con alcuni esempi.
Per cercare di dare spazio a tutti, e non appesantire la rivista con articoli molto lunghi che si perdono in dati tecnici e descrittivi, abbiamo deciso di ridurre il numero massimo di battute in 25000, spazi inclusi. Non vogliamo privare un’esplorazione della importantissima componente di descrizione, ma oggi ci sono molteplici possibilità di integrazione di un testo, grazie agli spazi online. Sul web possono trovare spazio estensioni del testo, molte immagini che non avrebbero risalto o necessaria risoluzione sulla carta stampata, materiali che si possono vedere solo online come i video, rilievi interattivi ed altro ancora.
Il limite di 25000 battute non indica assolutamente il numero di battute che uno dovrà scrivere. Se le cose da dire sono limitate, mentre molte sono le cose da mostrare, le battute possono essere molto più ridotte e varia e ampia può essere la parte iconografica stampata e online. Nemmeno lo sviluppo di una grotta è in rapporto allo sviluppo di un testo! Più del dato metrico, valgono l’interesse dell’oggetto trattato, l’originalità, la molteplicità di argomenti, gli approcci differenti alla ricerca, l’evoluzione della tecnologia utilizzata, il metodo… Cavità irrisorie nelle dimensioni possono rappresentare tali peculiarità da richiedere un intero numero per essere esaustivi (ma consideriamo di non fare più numeri monografici, poiché molti speleologi operano e molti speleologi devono avere spazio!). La capacità di sintesi, scrivere quanto è necessario non è solo un auspicio della redazione, ma significa atttenzione per i lettori.
Vi è la reale volontà di incoraggiare a scrivere, per questo puntiamo anche a favorire il racconto di ricerche in aree scarsamente descritte e documentate. L’organizzazione dello spazio della rivista è pensata per testimoniare i metodi, modalità e risultati della speleologia italiana in Italia e nel Mondo.
Questo porta ad escludere temi estremamente specialistici sul piano tecnico o scientifico, utili nella ricerca ma con altri, dedicati, ambiti di pertinenza.
Intorno a tutto questo c’è un gruppo di persone che compongono la redazione di Speleologia e che costruiscono la rivista. Leggono gli articoli pervenuti, li organizzano all’interno della rivista e danno indicazioni qualora l’articolo non sia coerente con la linea editoriale, consolidata nel tempo sulle e con le aspettative dei lettori. Per dare continuità a Speleologia, e ad ogni pubblicazione editoriale, una redazione è indispensabile.
Naturalmente, sul web, ognuno può essere editore di sé stesso, ma Speleologia è rivista, memoria e identità della Società Speleologica Italiana.
La redazione di Speleologia