I resti di ossa ritrovati dagli speleologi in più riprese all’interno della Grotta degli Sprovveduti ubicata alle pendici del monte Cavallo di Pontebba. Lo asserisce il prof. Gernot Rabeder, docente presso l’Università di Vienna. Dopo l’attento esame del professore, è stato appurato che tutto il materiale al momento raccolto è parte di un unico esemplare di un giovane cucciolo di Ursus Arctos, in gergo popolare appunto: orso Bruno, risalente presumibilmente (dallo stato di conservazione dei reperti) a un periodo che si colloca in una fascia temporale identificabile con il termine dell’ultima glaciazione, quindi tra i 10.000 e 15.000 anni fa.
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