Il filmaker palermitano Igor D'India all'interno della grotta

Terza settimana di permanenza in grotta per il Igor D’India. Il filmaker vive dal 25 marzo scorso in un antro di Monte Pellegrino, a Palermo, a 25 metri di profondità, con una temperatura costante di 18 gradi e il 100 per cento di umidità. A disposizione per muoversi ha solo un “campo” attrezzato di sei metri quadrati, dove si è prefisso di vivere per un mese.
Lo “speleonauta”, che venerdì scorso ha vissuto l’esperienza unica di “sentire” una scossa sismica dall’interno di una grotta, è controllato a distanza 24 ore su 24 da uno staff del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico con tre operatori radio che si alternano nei turni di guardia per i contatti, un medico e tre tecnici pronti a raggiungerlo in pochi minuti. I volontari del Cnsas Sicilia garantiscono, oltre ai contatti radio, anche il trasferimento di materiale da e per la grotta con un sistema di corde e carrucole. Comprese le riprese e i “pizzini” con le sue impressioni che vengono pubblicati regolarmente sul sito www.igordindia.it/myblog.
Dello staff di Igor D’India fanno parte anche un dietologo-nutrizionista, uno psicologo, un personal trainer, tre addetti alla documentazione e un addetto alla gestione del blog.
In grotta, oltre ad un apparato radio, per il monitoraggio ambientale sono stati installati un sensore di temperatura e una sofisticata strumentazione che registra, attraverso uno spettrometro di massa, la quantità di anidride carbonica presente nell’aria. Questo non solo per garantire la sicurezza dello “speleonauta” ma anche per monitorare i cambiamenti ambientali indotti dalla sua presenza e verificare i tempi di ripristino delle condizioni in quell’ecosistema. Le apparecchiature sono state fornite dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), sezione di Palermo.

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