Alcune cavità naturali del Lazio sono state monitorate per rilevare la presenza di Radon (Rn222) al loro interno. Una prima ricerca si è svolta su grotte presenti in alcuni rilievi montuosi della regione. Monte Soratte, monti Lepini e monti Ausoni. Le cavità monitorate sono: grotta Sbardy, ouso di Sezze, grotta di Fiume Coperto, ouso di Sermoneta, grotta di Collecantocchio, pozzo I° di Pontone Sant’Angelo, grotta della Torre, grotta di Pastena e grotta di Collepardo.
Altri rilevamenti sono stati effettuati anche in cavità artificiali, principalmente miniere.
Integrare con dati riferiti alla radioattività delle rocce in cui si sviluppano le oltre mille cavità della regione allargherebbe la nostra conoscenza del patrimonio ipogeo, i rilevamenti iniziati hanno evidenziato la mole di lavoro e le spese da sostenere per questo tipo di ricerca. Una collaborazione da chi ha già effettuato questo tipo di ricerca permetterebbe di sviluppare un catasto sulla presenza di questo gas.
Sono gradite tutte le informazioni al riguardo.
Giorgio Pintus