Una forra con discreta portata d’acqua sifona a valle, mentre a monte risale dirigendosi in una area bianca del Marguareis, una svolta nelle esplorazioni di Labassa. Roberto Chiesa scrive: ‘Su di una pagina bianca del libro del Marguareis abbiamo iniziato a disegnare una nuova avventura.’

Briga Alta (CN) Notizie di esplorazioni arrivate ieri mattina raccontano di una svolta nelle esplorazioni nella Grotta di Labassa, una delle grandi grotte del Massiccio del Marguareis tra Piemonte e Francia dove in anni passati si è fatto un pezzetto di Storia della Speleologia.

In due righe di messaggi Watsapp, Roberto Chiesa, del Gruppo Speleologico Cycnus di Toirano, scrive:

Sono uscito due orette fa da Labassa,

Due uscite in 5 giorni, lunedì (in 3) e oggi (in 2) abbiamo scavato un condottino di fango, una cosa veramente selettiva… Più di un’ora per percorrere 100m

E….

Su di una pagina bianca del libro del Marguareis abbiamo iniziato a disegnare una nuova avventura.

Una forra con discreta portata d’acqua sifona a valle mentre risale a monte dirigendosi in una area bianca del Marguareis, una svolta nelle esplorazioni di Labassa.

Il nuovo ramo STAIRWAY TO MARGUA è fermo per ora all’INTERNO 57, una sala di crollo con un grande camino ed una condotta fossile che non abbiamo percorso perché si era fatto ormai tardi…’

È così che iniziano le storie di esplorazioni speleologiche da raccontare ai raduni davanti a platee di centinaia di persone sognanti che pendono dalle labbra dei relatori, gli occhi fissi sullo schermo e cercare di capire e di fare proprio un mondo sotterraneo appena scoperto.

La storia del Marguareis e di Labassa non inizia certo con questa esplorazione, ma considerando che Roberto Chiesa non mandava sue notizie di esplorazioni da una decina d’anni, forse la svolta è arrivata davvero.

La grotta di Labassa è lunga 20 chilometrie fu esplorata negli anni ‘80 dagli speleologi imperiesi.

Nel 1990 fu teatro della più grande tragedia della speleologia italiana, quando travolti da due slavine vi persero la vita nove speleologi alla Chiusetta, uscivano da una lunga esplorazione in Labassa.

Il Massiccio del Marguareis rappresenta uno dei maggiori contenitori di grotte italiani. Vi hanno esplorato i più forti speleologi italiani e francesi. Oltre ai piemontesi e ai liguri che sono di casa, tanti da ogni parte hanno contribuito a disegnare questo mondo sotterraneo.

Il Marguareis è il mito, raccontato nei libri di Giovanni Badino e di Andrea Gobetti, ma anche nei vecchi bollettini di carta del Gruppo Speleologico Piemontese, e dai francesi ovviamente, che da sempre sconfinano, per cercare anche loro gloria e terreni inesplorati.

Una buona fonte di informazione e base di partenza per conoscere meglio la grotta di Labassa, è la pagina dedicata sul Catasto Speleologico del Piemonte, che offre descrizione, storia, foto della grotta è un’ampia bibliografia

https://catastogrotte-piemonte.net/caves-view-876.en.html