L'origine delle grotte: un viaggio nel tempo e nello spazio

Foto di copertina di Cristiano Ranieri – Grotta Gis, Terni

Le grotte sono cavità sotterranee che si formano in diversi modi e in diversi tipi di rocce.

Il fascino e l’interesse che suscitano sull’uomo è dovuto al fatto che tali luoghi a volte molto ampi e profondi e caratterizzati da formazioni minerali di suprema bellezza possano essere celati nelle viscere della Terra, a poca distanza da noi¹.

Formazione

La formazione delle grotte è di solito causata dalla erosione e dalla dissoluzione delle rocce a opera di acque.

Le rocce più solubili, come i calcari, le dolomie, i marmi, i gessi e i sali, sono quelle che danno origine alle grotte più diffuse e spettacolari.

L’acqua piovana, infatti, si arricchisce di anidride carbonica nell’atmosfera e nel suolo, diventando leggermente acida e capace di sciogliere il carbonato di calcio presente nelle rocce.

Questo processo, chiamato carsismo, produce fenomeni sia in superficie che nel sottosuolo, come doline, inghiottitoi, sorgenti, gallerie, pozzi e abissi².

Le grotte possono avere uno sviluppo prevalentemente orizzontale o verticale.

Quelle a sviluppo orizzontale sono dette a galleria se si può procedere in posizione eretta oppure cunicoli se si deve procedere in altro modo.

Nelle grotte orizzontali un posto particolare spetta alla caverna, un’ampia cavità facilmente accessibile dall’esterno, e che offrì riparo ai nostri progenitori.

Le gallerie di alcuni sistemi si estendono fino a qualche centinaio di chilometri³.

Quelle a sviluppo verticale sono dette pozzi, se hanno una profondità di alcune decine di metri, oppure abissi se hanno profondità maggiori o sono formate da più pozzi in successione; i dislivelli verticali possono superare il chilometro.

Oltre alle grotte comunemente dette sulla terraferma, esistono grotte particolari come le grotte marine e le grotte di ghiaccio.

Le grotte marine si formano per l’azione erosiva delle onde e delle correnti marine sulle coste rocciose, e possono essere sommerse o parzialmente emerse.

Le grotte di ghiaccio si formano per il congelamento dell’acqua nelle zone fredde, e possono contenere formazioni di ghiaccio di varie forme e dimensioni.

Storia

Le grotte sono testimoni di una lunga storia geologica e biologica, che risale a milioni di anni fa.

Alcune grotte si sono formate in epoche remote, quando la Terra aveva un aspetto diverso da quello attuale, e sono state poi sollevate o abbassate dai movimenti tettonici. Altre grotte si sono formate più recentemente, e sono ancora in evoluzione.

Le grotte conservano al loro interno tracce di antichi climi, di animali estinti e di civiltà umane.

Alcune grotte sono state utilizzate come cave di materiale, come luoghi di culto, come rifugi o come laboratori scientifici.

Un esempio di grotta con una storia eccezionale è la Grotta La Garma, situata nella provincia di Cantabria in Spagna.

Un recente studio archeologico ha rivelato la presenza di una capanna paleolitica costruita ben 16.800 anni fa.

Questo ritrovamento dimostra che gli uomini preistorici utilizzavano le grotte non solo come abitazioni temporanee, ma anche come vere e proprie case, dotate di una struttura in legno e di un pavimento in argilla.

La Grotta La Garma conserva anche splendide pitture rupestri, che testimoniano la ricchezza artistica e culturale dei nostri antenati?.

Esplorazione

Le grotte sono da sempre oggetto di curiosità e di esplorazione da parte dell’uomo.

Le prime esplorazioni risalgono al Paleolitico, quando gli uomini entravano nelle grotte per cercare riparo, cibo o materie prime.

Successivamente, le grotte sono state visitate per motivi religiosi, storici, artistici o scientifici.

Oggi, le grotte sono esplorate da speleologi, cioè da persone appassionate e preparate, che utilizzano tecniche e attrezzature specifiche per affrontare le difficoltà e i pericoli che si possono incontrare nel mondo sotterraneo.

Gli speleologi hanno scoperto e mappato migliaia di grotte in tutto il mondo, ma sono convinti che ce ne siano ancora molte altre da scoprire.

L’esplorazione delle grotte ha anche uno scopo scientifico, in quanto permette di studiare gli aspetti geologici, idrogeologici, biologici, archeologici e paleontologici delle cavità.

Gli speleologi collaborano con ricercatori di varie discipline per raccogliere dati, campioni e documentazione sulle grotte e sul loro contenuto.

Inoltre, gli speleologi svolgono un’importante opera di sensibilizzazione e di tutela delle grotte, che sono patrimoni naturali e culturali da preservare e da valorizzare?.