Nuove Prospettive sul Monitoraggio delle Grotte: Un Invito alla Comunità Speleologica

L’International Journal of Speleology, la rivista ufficiale della Unione Internazionale di Speleologia (UIS), ha lanciato un invito a presentare proposte per un numero speciale intitolato “Cave monitoring: the good, the bad, and the nice“.

Questo numero speciale si concentrerà sulle strategie globali di monitoraggio delle grotte, un tema di grande rilevanza per la comunità speleologica.

Comprendere la dinamica degli ambienti ipogei richiede misurazioni e monitoraggi intensivi ed estesi di parametri fisici, chimici, geomorfologici e idrologici.

Questi parametri comprendono tutte le caratteristiche delle grotte, tra cui geologia, idrologia, morfologia, aria, acqua, biota e impatto umano.

I progressi tecnologici hanno permesso di passare da un monitoraggio sporadico a uno continuo, sebbene i metodi utilizzati varino significativamente in termini di frequenza, precisione, accuratezza e durata.

Storicamente, le misurazioni venivano effettuate in base alla “necessità di sapere”, spesso concentrandosi su parametri specifici come la temperatura dell’aria, trascurando fattori potenzialmente cruciali come i livelli di CO2 o la temperatura dell’acqua, del suolo o delle rocce.

Inoltre, la mancanza di attrezzature economiche e adatte alle difficili condizioni delle grotte, nonché di strumenti e metodologie standardizzati, ha reso difficile il confronto dei set di dati tra diversi studi.

Nonostante queste limitazioni, è stata acquisita una comprensione concettuale dei vari processi delle caverne.

La recente disponibilità di dispositivi di monitoraggio complessi e convenienti ha portato a una varietà di strategie di monitoraggio e a una grande quantità di dati che aiutano a perfezionare i concetti esistenti, ma che possono anche complicarli inutilmente.

Per affrontare queste sfide, l’International Journal of Speleology propone questo numero speciale, invitando la comunità speleologica a contribuire in due modi: 1) recensioni di documenti che forniscano linee guida e “manuali” per futuri studi di monitoraggio e 2) casi di studio che dettagliano sia i successi che i fallimenti degli sforzi di monitoraggio passati.

Particolare attenzione sarà data alla pubblicazione di sfide e risultati negativi, fallimenti spettacolari ed esempi di risultati non ottimali, poiché questi possono spesso essere più istruttivi dei semplici successi.

L’obiettivo è stabilire un approccio standardizzato al monitoraggio delle grotte, al fine di sbloccare una comprensione più profonda degli ambienti sotterranei.

Il termine ultimo per la presentazione dei paper è il 30 settembre 2024. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito web della rivista.

I redattori ospiti di questo numero speciale sono Nenad Buzjak dell’Università di Zagabria, Aurel Persoiu dell’Istituto di Speleologia Emil Racovita e Christos Pennos dell’Università Aristotele di Salonicco.

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