L’Europarlamento adotta un pacchetto di provvedimenti per contrastare l’inquinamento delle acque sotterranee, includendo restrizioni sui contaminanti e nuove strategie di conservazione.
Bruxelles – In una mossa significativa per la conservazione delle acque sotterranee e la tutela dell’ambiente, il Parlamento Europeo ha recentemente approvato un pacchetto di misure volte a contrastarne l’inquinamento, aprendo la strada a un futuro più sostenibile per l’Europa.
Il Parlamento ha stabilito nuovi limiti massimi di contaminanti per l’intera Unione Europea, introducendo un elenco di 24 nuovi contaminanti, tra cui fluorocarburi, pesticidi e addirittura farmaci – una prima storica.
Questi limiti più rigorosi mirano a garantire la qualità dell’acqua sotterranea, una risorsa preziosa per l’ecosistema europeo.
Inoltre, è stato approvato un nuovo quadro di gestione, che consentirà una migliore sorveglianza e conservazione di questi delicati ecosistemi.
I membri della Federazione Speleologica Europea e dell’European Environmental Bureau, un’organizzazione ambientalista impegnata nella conservazione delle risorse naturali hanno accolto di buon grado questa presa di posizione.
Nonostante il Parlamento abbia rifiutato alcune proposte del Comitato Europeo, tra cui la riduzione della sorveglianza dell’inquinamento delle acque sotterranee e la cancellazione dell’obbligo di rivalutare le sostanze pericolose ogni 20 anni, il messaggio generale è di un impegno rinnovato per affrontare il problema dell’inquinamento delle acque sotterranee.
Infine, il Parlamento ha deciso di istituire una zona di divieto, consentendo un accesso più limitato a determinate aree con livelli di inquinamento superiori a 10 volte la media.
I gruppi ambientalisti hanno accolto con favore questa mossa, che ritengono che possa contribuire a proteggere le acque sotterranee in aree particolarmente sensibili.
Ora, tutte le attenzioni sono rivolte al Consiglio dell’Unione Europea, dove inizieranno le negoziazioni per implementare queste nuove misure e garantire una gestione sostenibile in tutta Europa.
Per ulteriori dettagli e l’analisi dettagliata dell’European Environmental Bureau, si può consultare il loro comunicato ufficiale qui.
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