Tratto dalla rassegna stampa del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico

Dal quotidiano “L’Adige” del 10/12/2008
Per Bonamico (Croce Bianca) e Kostner (Aiut Alpin) il servizio è di alto livello «» Durnwalder vuol cambiare rotta «nel giro di un anno»
LA POLEMICA Un intervento costa in media 1530 euro

BOLZANO. La Provincia vuole risparmiare anche sull’elisoccorso: la spesa annua di 2,539 milioni (i costi sono di 5,882 milioni, ma bisogna detrarre i 2,683 milioni incassati dall’Azienda sanitaria e i 659 mila euro recuperati dalla Croce Bianca) è ritenuta eccessiva dal presidente Durnwalder che vorrebbe affidare all’Aiut Alpin Dolomites la gestione della zona Est dell’Alto Adige. Non è affatto detto che si arrivi alla riduzione del numero degli elicotteri – dagli attuali 3 a 2 – ma l’imperativo è «razionalizzare».
Fosse dipeso da Durnwalder il servizio sarebbe stato girato in toto all’Aiut Alpin – che ha chiesto un adeguamento da 51 a 65 euro per minuto di volo e di poter svolgere il servizio dall’Immacolata a Pasqua – ma la Onlus gardenese che fa capo a Raffael Kostner ha declinato l’invito, anche per non turbare il clima positivo creatosi dal 2003 ad oggi con le altre associazioni che attualmente fanno parte dell’elisoccorso: Croce Bianca, Bergrettungsdienst, Cai, Avs e Cnsas.
Le perplessità di Durnwalder, che ha preferito prendere tempo prolungando di un anno l’intesa con il consorzio che attualmente gestisce l’elisoccorso provinciale, si possono riassumere in una frase. «Non ha senso pagare l’Aiut Alpin per un intervento nella zona dolomitica con il Pelikan 2 fermo a Bressanone». E ancora: «la giunta ha deciso di andare avanti così un altro anno, ma è necessario dare corso ad un processo di razionalizzazione. I costi attuali sono troppo elevati».
Nel 2007 l’elisoccorso provinciale ha effettuato 2.870 interventi (+16% rispetto al 2006), ha tratto in salvo 2.634 pazienti (+14%), i tre mezzi (Pelikan 1 e 2 e Aiut Alpin) hanno volato per 101.710 minuti (+15%) e sono stati fatti 8 interventi al giorno. Mediamente per un’uscita dell’Aiut Alpin la Provincia paga 1530 euro (30 minuti di volo per 51 euro). Raffael Kostner, 56 anni, nel soccorso alpino dal 1969 ed a capo dell’Aiut Alpin dal 1987, è convinto che si possa trovare una soluzione. «Siamo arrivati ad un punto in cui nessuno di noi ha più nulla da dimostrare, nel senso che il servizio è efficiente e due elicotteri fissi più uno stagionale costituiscono la soluzione ottimale. Premesso questo è bene ribadire che abbiamo chiesto un adeguamento delle nostre tariffe per coprire i costi vivi e intendiamo garantire il servizio dall’Immacolata alla fine della stagione sciistica: oltre che alla Provincia dobbiamo rispondere, infatti, anche alle legittime richieste del Dolomiti Superski – che ci elargisce contributi da 21 anni – dei nostri sostenitori e degli sponsor. È bene far sapere che siamo una Onlus e che fino al 2017 dobbiamo onorare il mutuo acceso per l’acquisto dell’elicottero. La rata annua è di 320 mila euro».
Il direttore della Croce Bianca Ivo Bonamico sottolinea di aver presentato, d’intesa con il primario del 118 Manfred Branstätter, un piano per razionalizzare i costi, che prevedeva tra le altre cose una lieve riduzione (di poche settimane) del servizio dell’Aiut. «Bisogna sempre fare il possibile per migliorarsi, ma il risparmio non può andare a danno della qualità del servizio. Come Croce Bianca siamo nell’elisoccorso da 20 anni ed abbiamo maturato una certa competenza. Oggi posso dire che il servizio è efficiente e di alto livello. La Provincia, visto che mette i fondi, ha il diritto di chiedere una razionalizzazione nell’impiego delle risorse, ma resta da capire se si tratta anche di una decisione politica». (max)

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