Un’esplorazione tra le profondità geologiche e la biodiversità sotterranea
Nel silenzio delle profondità terrestri, il Piemonte nasconde un patrimonio di inestimabile valore: le sue grotte.
Questi ambienti sotterranei, testimoni di epoche geologiche remote e custodi di biodiversità unica, offrono un viaggio affascinante attraverso il tempo e la natura.
Denise Trombin e Arianna Paschetto, rispettivamente biologa e geologa, descrivono la speleologia come una scienza che svela i segreti di questi mondi nascosti.
Le grotte, spesso percepite come luoghi inospitali, sono in realtà ecosistemi ricchi di vita e di risorse idriche, essenziali per la comprensione della storia naturale del nostro pianeta.
Il Piemonte, con la sua varietà di cavità naturali, offre diverse opportunità per gli appassionati di speleologia.
Tra queste, le Grotte di Bossea si distinguono per la presenza di un laboratorio scientifico dedicato allo studio delle caratteristiche geologiche e biologiche del sottosuolo¹.
L’Arma del Tao, situata nel sud della regione, e la Grotta di Fata Morgana sul Monte Fenera, sono altri esempi di siti che invitano alla scoperta e all’esplorazione¹.
Queste grotte non sono solo attrazioni turistiche; sono laboratori naturali dove si studiano i processi geologici e idrologici che hanno dato forma al paesaggio sotterraneo.
La geologia e l’idrologia delle grotte sono discipline fondamentali per comprendere la formazione e l’evoluzione di questi ambienti².
Le rocce solubili come il calcare, la dolomia e l’arenaria, erose dall’acqua carica di acido carbonico, hanno dato vita a cavità che si estendono in profondità, creando le grotte che oggi possiamo ammirare².
Il Piemonte è anche terra di record speleologici, con alcune delle grotte più profonde d’Italia. Il Complesso di Piaggia Bella sul Massiccio del Marguareis, che con i suoi 14 ingressi principali, i quasi 40 km di sviluppo e gli oltre 900 m di profondità, costituisce il più lungo e profondo complesso ipogeo presente sul Massiccio del Marguareis.
Questi numeri, tuttavia, non rendono giustizia alla ricchezza e alla complessità degli ecosistemi che si celano al loro interno.
La conservazione di questi ambienti è di fondamentale importanza.
Le grotte sono ecosistemi fragili, minacciati da attività umane come l’inquinamento e la sovraesplorazione.
La loro protezione richiede un approccio consapevole e responsabile, che tenga conto della loro unicità e del loro valore per la biodiversità e la ricerca scientifica.
La Rivista Savej dedica questa settimana un approfondimento al “viaggio nel Piemonte sotterraneo”, invitando i lettori a esplorare questi luoghi straordinari e a riflettere sull’importanza della loro tutela¹.
Un viaggio che non è solo fisico, ma anche culturale e scientifico, alla scoperta di storie di biologia e geologia che attendono solo di essere raccontate.
Le grotte del Piemonte sono un patrimonio da preservare e valorizzare, un invito a rallentare il passo e a immergersi in un mondo dove il tempo assume una dimensione diversa.
Sono luoghi dove la storia della Terra si intreccia con quella dell’uomo, dove la scienza incontra l’avventura, e dove ogni esploratore può sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Articolo sulla rivista Savej: https://rivistasavej.it/lung/2024/viaggio-nel-piemonte-sotterraneo