Alcuni tecnici stanno lavorando con tecnologia hi-tech alla realizzazione di una nuova replica della caverna preistorica di Lascaux, nel sud-ovest della Francia, completa dei suoi dipinti a scopo di culto con tori, uri, bisonti e altri animali. La grotta, in cui l’uomo abitò 15000 anni fa, è stata scoperta da quattro adolescenti nel 1940, ma è stata chiusa nel 1963 per il degrado dei suoi dipinti. La replica della grotta sarà inserita in un contenitore trasportabile, “vedrete meglio Lascaux nella sua replica che dal vivo” è il motto di Renaud Sanson, che stà riproducendo la caverna da più di 20 anni. E’ una delle 130 caverne paleolitiche del sud della Francia, ma è quella più conosciuta e famosa per la magnificenza delle opere d’arte che racchiude, tanto da essere definita “La Cappella Sistina della preistoria”. Sanson, 58 anni, decoratore di effetti scenici, desidera portare fuori Lascaux dalla preistoria per restituirla alla sua dimensione umana. In primo luogo ha lavorato a Lascaux II, una copia dello stesso formato aperta nel 1983 a poche centinaia di metri dalla grotta originale, nella valle del fiume Isere. Questa consente ai turisti di vedere le copie dell’arte preistorica del Magdaleniano, mentre gli originali sono minacciati da funghi e microorganismi, il risultato della respirazione, dell’umidità, dell’illuminazione e del transito di migliaia di turisti (… ecco perchè sono contrario alle grotte turistiche …) .
La copia ha uno scostamento di circa 20 centimentri rispetto all’originale, ma la nuova versione sarà perfetta. Anche la riproduzione dei dipinti sarà praticamente identica, mentre in Lascaux II le copie erano state realizzate copiando da semplici bozze fatte nell’oscurità della grotta. Gli affreschi nelle gallerie, alcuni realizzati come delle strisce a fumetti per rappresentare momenti di caccia, raffigurano “Il Grande Toro Nero”, una mucca nera, uri, cinque maschi e “l’albero dell’uomo morto”. La nuova riproduzione di Sanson aperta questa estate è stata fatta utilizzando collimatori laser per prendere le misure, la nuova grotta è stata realizzata scavando il polistirono con potenti getti d’acqua guidati da computer e collimatori laser, che hanno dato vita alle pareti, alle sale e al pavimento. I blocchi di polistirolo con il tempo sono ammuffiti, diventando molto simili alla pietra granurale di cui sono fatte le pareti della vera Lescaux.
Le opere d’arte sono realizzate con la proiezione di diapositive che riproducono la ruvidità della roccia. “Possiamo riprodurre particolari piccolissimi con un piccolissimo margine di errore” ha detto sanson, aggiungendo che con questa tecnologia gli scienziati e i turisti potranno vedere finalmente anche altre opere d’arte di altre grotte preistoriche che inevitabilmente sono destinate alla chiusura per la loro stessa tutela e salvaguardia. La replica è leggera, realizzata in pannelli smontabili all’interno di un contenitore e potranno essere facilmente trasportati. Tutto dovrà essere completato nel 2007 e sarà esposto a Parigi nel 2008; dopodichè sarà possibile portare Lascaux anche in Giappone, in Australia e in America, dice Sanson.
Notizia di Yahoo News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *