Ricevo dagli amici dell’Emilia Romagna la triste notizia della morte di William Formella, l’ho conosciuto anche io, a tante riunioni per la Commissione Catasto, a tanti raduni, e voglio ricordarlo anche io con le mie impressioni.
Ci salutavamo con un sorriso caldo e gentile. Una persona che sa guidare, ascoltare e dare spazio, così me lo ricordo, e per me e per la speleologia è una grande perdita, per la grande umanità che lo distingueva e per tutto quello che ci ha insegnato. Dove molti urlano lui sorrideva. Ciao caro William
Andrea Scatolini

Il saluto di Max Goldoni
Poco dopo i settant’anni William Formella ci ha lasciati. Se ne è andato un signore, sempre impegnato a organizzare la scoperta e la conoscenza del mondo sotterraneo, trasmettendo passione, senza mai risparmiare la sua sensibilità e le sue competenze di insegnante.
Figura storica del Gruppo Speleologico Paletnologico Gaetano Chierici di Reggio Emilia aveva un senso molto forte della “comunità” intesa nell’accezione più alta. Persone che si ritrovano per un interesse comune, pronte a condividere esperienze, conoscenze e, naturalmente, passione.
Gli dobbiamo l’attuale catasto delle grotte dell’Emilia – Romagna, che propugnò, diresse e indirizzò.
Gli dobbiamo il senso di un progetto e di una visione in cui tutte le persone erano indispensabili. A partire dagli incontri di Casola si impegnò nei “Laboratori del Catasto”, luoghi tesi a portare a sintesi le esperienze dei catastò regionali, rispettandone le peculiarità, ma anche cercando una superiore sintesi. Lo faceva perché era uno straordinario topografo, che amava i “luoghi” e la loro rappresentazione, rigorosa e metodica.
Il suo massimo disappunto poteva essere un “e mo’ vaca”, in un dialetto che non frequentava molto.
Era un signore, capace di lasciarsi scivolare addosso anche maldicenze gratuite e ciarlatane, perché in ognuno vedeva una risorsa. Era, appunto, un insegnante e nel mondo della speleologia non cercava rivincite, ma provava a riportare la continuità dell’aula, quella vera, dove si impara a fare e si apprende a vivere. Grazie. —
Vigere, sapere, invenire, meminisse

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