Scoperta una vasta varietà di microbi viventi in profondità nella Terra, con implicazioni per la ricerca di vita extraterrestre.

Magdalena Osburn collects samples during a site visit. Photo by Stephen Kenny/Sanford Underground Research Facility

Gli scienziati hanno recentemente condotto uno studio per esplorare la “materia oscura microbica” che vive in profondità all’interno della Terra.

Utilizzando campioni prelevati da una miniera d’oro nelle Black Hills, nel Dakota del Sud, gli scienziati sono riusciti a identificare centinaia di diverse specie microbiche.

Questa scoperta rappresenta solo una piccola parte della vita microbica che si trova sotto i nostri piedi.

Infatti, se raccogliessimo tutti i microbi che vivono in profondità nella crosta terrestre e li mettessimo su una scala gigante, supererebbero in peso tutta la biomassa degli oceani del mondo.

Nonostante la presenza diffusa di questa vita sotterranea, gli scienziati sanno ancora molto poco al riguardo.

Per cercare di comprendere meglio questo mondo sotterraneo, gli scienziati dell’Università di Northwestern hanno studiato i campioni prelevati dall’Osservatorio Microbico della Miniera Profonda.

Questa miniera è stata utilizzata come un modo per accedere alla biosfera sotterranea, che è altrimenti difficile da raggiungere.

Lo studio ha permesso di ottenere molti genomi di gruppi poco studiati, consentendo di comprendere meglio quali organismi vivono sottoterra e cosa potrebbero fare.

Il team di ricerca ha sequenziato il DNA microbico contenuto nei campioni e ha identificato quasi 600 genomi appartenenti a 50 phyla distinti e 18 phyla candidati.

La maggior parte dei microbi sembrava rientrare in due categorie: “minimalisti”, con compiti limitati ma specializzati, e “massimalisti”, che utilizzano prontamente qualsiasi risorsa incontrino.

Questi microbi possono adattarsi alle condizioni e alle risorse disponibili, producendo energia o trasformando biomolecole a seconda delle necessità.

Questa ricerca potrebbe anche avere implicazioni per la ricerca di vita extraterrestre.

Spesso ci concentriamo sulla ricerca di segni di vita sulla superficie di altri pianeti o lune, ma questa scoperta ci ricorda che la vita può esistere anche in profondità.

Le forme di vita microbica che abbiamo trovato possono sopravvivere senza l’intervento umano, senza piante, senza ossigeno e senza atmosfera superficiale.

Questo ci fa pensare che forme di vita simili potrebbero esistere su Marte o nelle lune ghiacciate del nostro sistema solare.

Lo studio è stato accettato per la pubblicazione sulla rivista Environmental Microbiology e rappresenta un importante passo avanti nella comprensione della vita sotterranea e delle sue potenziali implicazioni.

Questa scoperta apre nuove prospettive nella ricerca scientifica e getta luce su un mondo nascosto sotto i nostri piedi, che potrebbe contenere segreti ancora da svelare.

Fonte: https://news.northwestern.edu/stories/2023/11/minimalist-or-maximalist-the-life-of-a-microbe-a-mile-underground/

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