Anche se la spedizione è del 2000, il blog speleonet riprende la notizia dal sito de “La Venta” e la riportiamo in inglese e in Italiano:
Preliminary Results of the glacio-speleological expedition on Tyndall Glacier
In the months February and March 2000 the “Associazione La Venta” organized a speleo-glaciological mission on the Tyndall Glacier (Patagonia, Chile). In the ablation zone a well-developed surface drainage network occurs and supraglacial streams plunge down into moulins. The major streams have a wide catchment area and experience a discharge of some m3s-1; these streams feed huge moulins located about 7 km upstream the front of the glacier. The two largest moulins experience 24 hours cyclic phenomena of rising and decreasing of the internal water level. Probably this kind of behaviour cannot be explained only by the input discharge changes, and we presume that the deformation of the englacial conduit plays also a relevant role. Along the East margin of the glacier we discovered also three large glacier caves formed at the contact between ice and lateral moraines or basal bedrock.
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La spedizione glacio-speleologica Tyndall 2000 si è svolta nei mesi di febbraio e marzo 2000 sul ghiacciaio Tyndall, Parco Nazionale Torri del Paine, Patagonia cilena.
Organizzata e realizzata dall’associazione geografica La Venta, con il patrocinio dell’Università di Magellano (Punta Arenas, Cile), la spedizione ha visto la partecipazione di 26 ricercatori tra speleologi, glaciologi e fotografi provenienti da Italia, Cile, Argentina, Spagna e Stati Uniti.
Realizzata immediatamente dopo la spedizione all’isola di King George nelle Shetland Australi, Tyndall 2000 è stata anticipata da una pre-spedizione in gennaio volta a verificare l’interesse del ghiacciaio dal punto di vista glacio-speleologico e le problematiche logistiche legate all’avvicinamento e alla permanenza in zona. Insieme al ghiacciaio Grey e al ghiacciaio Pingo, il Tyndall è uno dei maggiori del parco.
Tyndall 2000 è stata la prima spedizione glaciospeleologica realizzata su questo ghiacciaio, ma il Tyndall è in fase di studio da alcuni anni relativamente alla sua zona di accumulo. Progetti di ricerca organizzati da ricercatori giapponesi e dall’università di Magellano sono tuttora in corso, volti a chiarire la potenza del ghiacciaio e la sua evoluzione nel tempo.

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