La SSI sottolinea l’importanza della tutela degli ecosistemi sotterranei durante la COP16

Nell’immagine di copertina, un fotogramma del filmato su YouTube

In concomitanza con la sedicesima conferenza ONU sulla biodiversità (COP16) a Cali, in Colombia, la Società Speleologica Italiana (SSI) ha lanciato un appello su Facebook per la protezione della biodiversità ipogea.

Questo ecosistema, spesso trascurato, è vitale per la salute degli ecosistemi sovrastanti e svolge funzioni chiave come il riciclo dei nutrienti e la purificazione dell’acqua.

  • Introduzione
    In occasione della COP16, la Società Speleologica Italiana (SSI) in un post sulla sua agonia Facebook ha evidenziato l’importanza della biodiversità ipogea, un ecosistema prezioso che si sviluppa nelle grotte e nelle cavità naturali. Questo appello arriva in un momento cruciale, mentre i leader mondiali discutono strategie per la conservazione della biodiversità globale.
  • L’importanza della biodiversità ipogea
    Gli ambienti sotterranei ospitano specie uniche e altamente adattate, alcune delle quali vivono esclusivamente in profondità. Questi organismi svolgono funzioni essenziali per la stabilità ecologica, come il riciclo dei nutrienti e la purificazione dell’acqua. La loro presenza contribuisce a mantenere ricche e fertili le riserve idriche e i suoli delle aree sovrastanti.
  • Minacce agli ecosistemi sotterranei
    L’inquinamento, il cambiamento climatico e le attività umane rappresentano gravi minacce per questi habitat fragili. La perdita di specie ipogee può avere conseguenze irreversibili, compromettendo interi ecosistemi. La SSI sottolinea che la conservazione della biodiversità ipogea è fondamentale per la protezione dell’ambiente nel suo complesso.
  • L’appello della SSI
    La Società Speleologica Italiana si unisce al messaggio della COP16, invitando a “fare pace con la natura” e a proteggere la biodiversità in tutte le sue forme, visibili e invisibili. Questo appello mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere azioni concrete per la tutela degli ecosistemi sotterranei.
  • Conclusione
    La SSI continua a lavorare per la protezione della biodiversità ipogea, collaborando con altre organizzazioni e promuovendo iniziative di sensibilizzazione. La conservazione di questi ecosistemi è essenziale per garantire la salute e la stabilità ecologica delle aree sovrastanti, contribuendo alla sostenibilità ambientale a lungo termine.
  • Fonte: Post su Facebook https://www.facebook.com/share/15qvPxfCHq/?mibextid=WC7FNe

Puliamo il Buio: La Speleologia al Servizio dell’Ambiente

Introduzione

“Puliamo il Buio” è un’iniziativa promossa dalla Società Speleologica Italiana (SSI) in collaborazione con Legambiente, volta a contrastare l’inquinamento nelle grotte e negli ambienti ipogei. Dal 2005, il progetto si propone di ripulire le cavità naturali e artificiali, documentare i livelli di inquinamento, valutare i rischi e proporre soluzioni concrete.

Origini e Obiettivi

L’uso delle grotte come discariche abusive rappresenta una minaccia significativa per l’ambiente carsico. Questo fenomeno non solo mette a rischio la fauna ipogea, ma contamina anche preziose risorse idriche. “Puliamo il Buio” si propone di contrastare questa pratica dannosa attraverso azioni di pulizia e sensibilizzazione.

Attività e Risultati

Il progetto ha visto la partecipazione attiva di numerosi speleologi che, armati di attrezzature adeguate, si sono impegnati nella rimozione dei rifiuti e nella documentazione delle condizioni delle grotte. L’iniziativa non si limita all’Italia, ma si estende anche a livello europeo con il progetto “Clean Up the Dark”. Questo programma volontario coinvolge la comunità speleologica di diversi paesi, tra cui Croazia, Germania e Slovenia, unendo le forze per proteggere il sottosuolo carsico.

Collaborazioni e Impatto

La collaborazione con Legambiente, attraverso il programma “Puliamo il Mondo”, ha permesso di ampliare l’impatto dell’iniziativa, coinvolgendo un numero crescente di volontari e aumentando la consapevolezza pubblica sui problemi legati all’inquinamento ipogeo. La sinergia tra le due organizzazioni ha portato a risultati significativi, con numerose grotte ripulite e una maggiore attenzione verso la tutela dell’ambiente sotterraneo.

Partecipazione e Informazioni

Per chi desidera contribuire attivamente, “Puliamo il Buio” offre diverse modalità di partecipazione. È possibile segnalare le aree a rischio, organizzare attività di pulizia con il proprio gruppo speleologico o semplicemente diffondere informazioni sull’importanza della protezione del sottosuolo. Per aderire all’iniziativa o ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare la Società Speleologica Italiana tramite l’indirizzo email info@puliamoilbuio.it o visitare il sito web ufficiale.

Conclusione

“Puliamo il Buio” rappresenta un esempio concreto di come la speleologia possa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, promuovendo azioni di pulizia e sensibilizzazione che coinvolgono sia esperti del settore che cittadini comuni. La protezione del sottosuolo è una responsabilità condivisa, e iniziative come questa dimostrano l’importanza di un impegno collettivo per preservare le risorse naturali per le future generazioni.


(1) Puliamo il Buio: Iniziativa di Pulizia e Sensibilizzazione in Campania. https://www.scintilena.com/puliamo-il-buio-iniziativa-di-pulizia-e-sensibilizzazione-in-campania/11/06/.
(2) Puliamo il Buio: La Speleologia al Servizio dell’Ambiente. https://www.scintilena.com/puliamo-il-buio-la-speleologia-al-servizio-dellambiente/09/13/.
(3) undefined. https://www.puliamoilbuio.it/.