Il seminario speleo medico a Speleolessinia2011

Il primo dei seminari in programma a Speleolessinia2011 – In Preta al Panico è stato dedicato a “La salute in viaggio e al centro della terra”. Negrar vanta un ospedale di eccellenza, leader in Italia per prevenzione, diagnosi e cura delle malattie tropicali. Il seminario si è aperto con i saluti deldirettore della Cantina Sociale di Negrar, Daniele Accordini, che ha ospitato il convegno “sono molto soddisfatto di aver potuto ospitare un convegno legato a salute e speleologia. Anche il vino è portatore di salute. Vi è ormai la consapevolezza che un vino di qualità, consumato con moderazione, fa bene alla salute. I lavori si sono aperti con l’intervento del Dr. Federico Gobbi, d el reparto malattie tropicali dell’ospedale di Negrar, che ha esposto i molti rischi in cui può incorrere il viaggiatore: dalle punture di insetti, al consumo di cibo o acqua contaminata, al contatto con animali o al semplice immergersi in acqua dolce. Solo a Negrar si sono registati in un anno 150 casi di bilardosi, una patologia dovuta ad almiti che possono introdursi nel nostro corpo attraverso l’ epidermide, dando inizialmente sintomi come sangue nelle urine e feci, ma che può portare a cirrosi epatiche o al cancro della vescica.

L’intervento del Dr.Andrea Rossanese, del reparto malattie tropicali dell’ospedale di Negrar, ha avuto lo scopo di fornire delle linee guida per comprendere quali siano i campi di applicazione della “medicina dei viaggi”, cosa si deve sapere prima di partire. I rischi per i viaggiatori comprendono malattie infettive e non (mal di montagna, incidenti). Per lo speleologo i rischi derivano dalle particolari caratteristiche degli ambienti in cui si avventura: ad esempio nelle grotte proliferano estremamente bene alcuni funghi che possono colonizzare le vie respiratorie provocando l’istoplasosi; la presenza di pipistrelli, in particolare nel ‘Nuovo Mondo’, è legata alla trasmissione di una delle forme di rabbia meno conosciute e con più alta mortalità. La prevenzione è fondamentale, per l’istoplasmosi basta una mascherina, per la rabbia esiste un vaccino.

Alcuni esempi di patologie del viaggiatore sono stati illustrati dal Dr. Andrea Angheben e dalla Dr.ssa Chiara Postiglione, del reparto malattie tropicali dell’ospedale di Negrar, che hanno sottolineato l’importanza di conoscere queste realtà cliniche per poterle riconoscere. La globalizzazione permette di arrivare in posti nuovi: è necessario colmare un vuoto culturale nel viaggiatore. Tra le malattie più pericolose per gli speleologi l’Istoplasmosi: una malattia portata da un fungo, da cui si può essere colpiti per inalazione delle spore in ambienti umidi, come le grotte, o in ambienti contaminati da feci di uccelli e pipistrelli. Questa patologia è insidiosa in quanto la sua sintomatologia può essere confusa con quella della polmonite, ma si prende solo dall’ambiente, non si trasmette da persona a persona: sarebbe perciò sufficiente per la prevenzione l’utilizzo di una mascherina.

Il Dr.Giuseppe Giovine, medico del Soccorso Alpino e Speleologico, ha sottolineato come nell’attività di esplorazione speleologica, oltre ai rischi connessi all’attività esplorativa, si associano, nelle spedizioni in paesi tropicali, i rischi legati a malattie endemiche o ad aggressioni e morsi da parte di animali. Regole e sensibilizzazione sono necessarie per affrontare con maggior sicurezza le attività esplorative.

Il Dr. Ercilio Vento Canosa, presidente della Società Speleologica cubana, nel suo intervento ha parlato dell’istoplasmosi, malattia tipica del tropico, e di come fare a prevenirla: non dormire per terra, non mangiare cibi contaminati, non parlare vicino al terreno e cambiare spesso gli indumenti

L’intervento del Dr. Andrea Gozzi, rappresentante delle agenzie di viaggi, ha sottolineato l’importanza di affidarsi a figure professionali affidabili e specializzate e come, nell’ottica della tutela del territorio nell’era della globalizzazione un messaggio straordinario arrivi dal turismo di esplorazione al turismo più tradizionale e di massa.

Info
Ufficio Stampa Speleolessina 2011
cell. 3664912550

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *