Esattamente un mese fa abbiamo inaugurato un’ evoluzione del progetto ESA CAVES: CAVES-X1 o CAVES eXpedition 1. Un tentativo di fare un salto più in là, di rendere l’esplorazione più vera. L’ idea è nata lo scorso settembre, durante il corso di geologia planetaria PANGAEA, a Bressanone. Si parlava delle grotte di Naica con Francesco Sauro e Tullio Bernabei. Grotte calde, estreme, che avevano ispirato il mio interesse iniziale per la speleologia come analogo spaziale, cone le tute raffreddanti sviluppate da Giovanni Badino e La Venta.
Luca Parmitano è sempre affascinato dai limiti dell’ esplorazione, e quando abbiamo menzionato Sciacca e il progetto Kronio, ha subito dichiarato di voler, prima o poi, poter avere l’ opportunità di esplorare la sua terra, la Sicilia, come speleologo.
E per me un’ opportunità di valutare l’ evoluzione di CAVES: la partecipazione a una spedizione tecnologico-scientifica-esplorativa in ambienti estremi.
La Venta, la Commissione Grotte Eugenio Boegan, e l’ Università di Palermo hanno organizzato la spedizione. Francesco Sauro ha coordinato la nostra partecipazione, con Marco Vattano. Flyability ha accettato di portare i droni Elios, e di eventualmente accettare di perderli in un contesto tanto estremo.
Sono state giornate emozionanti per tutti quelli che hanno partecipato, ed hanno reso possibile la spedizione.
Mi fermo qui.
Luca ha scritto un paio di pagine di diario raccontando la sua esperienza, e vorrei lasciarvi alla poesia delle sue parole (in inglese con di sotto l’ originale in italiano):
http://blogs.esa.int/caves/2017/06/22/caves-x1-a-blog-in-three-parts/#1

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