Recensione di Roberto Chignola
vorrei segnalare l’articolo di Jacopo Pasotti che compare sull’ultimo numero di Kur (n.11, dicembre 2008) ed intitolato “Scienziati sul campo”. Sapete che Kur e’ la rivista semestrale dell’Associazione La Venta e dico subito che io non sono socio de La Venta (lo so lo so, coda di paglia, ma vabbe’ tanto per chiarire).

Jacopo Pasotti – che io non conosco – si definisce un giornalista scientifico, uno che per lavoro ascolta i racconti degli scienziati, li segue nelle loro ricerche e poi racconta a sua volta. Perche’ segnalo questo articolo? (La domanda corretta, pero’, dovrebbe essere: come mai La Venta pubblica un articolo di un giornalista scientifico?)

Di mestiere faccio lo scienziato, e non mi pare che questo sia particolarmente eccezionale. C’e’ chi fa l’idraulico, chi l’elettricista, chi il top-manager, chi l’avvocato e via discorrendo.
Cio’ che dovrebbe discriminare e’ se uno fa bene il suo lavoro oppure no, non il tipo di mestiere, ma questo ragionamento ci porterebbe su strade complicate. Bon, io faccio lo scienziato e per me l’articolo di Pasotti e’ bellissimo perche’ da’ un’idea molto vera di che cosa sia questo mestiere che spesso e’ considerato oscuro, quasi esoterico. Roba da fanatici presuntuosi. Dunque per prima cosa trovo splendido che si parli del mestiere di scienziato in modo corretto, soprattutto in questi tempi che vedono la ricerca e la scienza sempre piu’ bastonate da scelte politiche demenziali.

Soprattutto, pero’, trovo incredibile che si parli in modo illuminato di scienza dalle pagine di una rivista dedicata alle esplorazioni geografiche e, pertanto, anche speleologiche. Se avrete pazienza di leggere l’articolo noterete un’affinita’ notevole tra il fare scienza e il fare speleologia, un’affinita’ evidente a patto che chi esplora lo faccia osservando e non semplicemente guardando: una differenza sottile ma fondamentale di cui, secondo me, si dovrebbe essere coscienti.

Dunque:
1. e’ notevole che una rivista (anche) speleologica parli di cose di cui non parla nessuno
2. e’ interessante capire chi sono gli scienziati e quale sia il loro ruolo, tanto per aver un buon punto di partenza per valutare le scelte di quel o quell’altro governo in materia di ricerca (in senso lato, il che comprende anche la speleologia)
3. come conseguenza del punto precedente, l’articolo e’ interessante anche per capire chi siano gli speleologi e quali potenzialita’ essi (cioe’ noi) abbiano
4. e’ fondamentale per capire l’importanza della sinergia tra ricerca (anche spelologica, ovviamente, senno’ non scriverei a speleoit) e divulgazione, quest’ultima fatta da professionisti 5. e’ imperativo leggerlo per avere un’idea, embrionale ma essenziale, di che cosa significhi osservare o guardare e di che cosa significhi divulgare

Piu’ altro, ovviamente, ma questo scopritelo voi. Io desidero solo ringraziare La Venta e Pasotti per aver donato a tutti questa piccola perla.

Roberto Chignola

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