Il Soccorso alpino di Verona ha effettuato un’operazione lunga e impegnativa per salvare tre amici rimasti bloccati nel Vajo dell’Orsa, a Brentino Belluno (VR), di cui uno ferito.
Intervento di soccorso alpino effettuato nel Vajo dell’Orsa a Brentino Belluno, per salvare tre torrentisti veronesi bloccati all’interno della forra, uno dei quali ferito a seguito di una caduta.
L’operazione di salvataggio è stata lunga e impegnativa e ha richiesto l’intervento di 11 tecnici del Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico Veneto, tra i quali un medico e un’infermiera, 5 del Soccorso alpino e 5 del Soccorso speleologico di Verona in supporto alle operazioni più i Vigili del fuoco.
Il ferito è stato trasportato via acqua lungo la forra, considerato il modo più veloce di trasporto, e poi in barella portantina fino all’ambulanza.
L’operazione si è conclusa alle prime luci dell’alba.
Vajo dell’Orsa, intervento impegnativo nella notte
Un intervento lungo e impegnativo si è svolto questa notte all’interno del Vajo dell’Orsa, a Brentino Belluno (VR), dove tre torrentisti veronesi, dei quali uno infortunato, erano bloccati da ore senza la possibilità di dare l’allarme.
Ieri sera verso le 22.30 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona, a seguito della chiamata di un amico, che segnalava il mancato rientro di tre persone dal Vajo. Uno dei cellulari era irraggiungibile, due risultavano liberi, poi sentiti suonare all’interno della macchina, rinvenuta ancora parcheggiata in zona dai Carabinieri. Sul posto si sono portati 11 tecnici del Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologicoVeneto, tra i quali un medico e un’infermiera, 5 del Soccorso alpino e 5 del Soccorso speleologico di Verona in supporto alle operazioni.
Per capire a che altezza della forra si trovassero, una squadra è partita dall’alto da Ferrara di Monte Baldo per il sentiero tibetano e Malga Orsa, percorrendo a piedi la sinistra orografica, un’altra, in destra orografica, da valle verso monte, finché c’è stato il primo contatto vocale e l’individuazione a circa metà Vajo. I tecnici forristi sono quindi scesi dall’ingresso intermedio e, una volta raggiunti, hanno appurato che uno di loro, un 60enne di Verona, dopo essere caduto aveva riportato sospetti traumi alla gamba (ginocchio, tibia e perone), alla testa, a un polso.
I tre erano fuori dall’acqua, ma sempre in un luogo umido e l’uomo, ipotermico, è stato subito riscaldato e medicato, per poi essere caricato nell’apposita barella canyon, in quanto considerato più veloce il trasporto via acqua lungo la forra, mentre i due amici sono stati accompagnati dai soccorritori all’esterno dal sentiero intermedio, che presenta una parte in ferrata.
Attrezzato il tratto acquatico, dalle 2 alle 5 sono state affrontate 8 calate all’interno della forra, con l’infortunato nella barella stagna, seguito passo passo anche da medico e infermiera. Arrivati sul sentiero, l’ultima parte dell’itinerario fino all’ambulanza è stata superata con il trasporto in barella portantina. Per la comunicazione delle operazioni dall’interno all’esterno della gola è stata necessaria la presenza di una squadra che facesse da ponte radio, posizionata all’elipiazzola di Malga Orsa. L’intervento si è concluso alle 7. Presenti anche i Vigili del fuoco.