Il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio in collaborazione con l’Azienda Agricola Salisanus, ha ispezionato in località Monte Cese nel territorio del comune di Salisano (Rieti) un cunicolo idraulico in parte sotterraneo ancora attivo e perfettamente conservato.
Si tratta di un tratto di un acquedotto ipogeo di epoca romana realizzato in conglomerato cementizio e muratura rivestita di malta, che presenta strettissime analogie costruttive con altri importanti sistemi idraulici presenti in Sabina. Gli speleologi hanno effettuato la documentazione dell’intero complesso ipogeo comprensiva di foto e rilievi. I dati raccolti sono stati comunicati alla soprintendenza archeologica e saranno oggetto di un convegno e resi noti su un volume di prossima pubblicazione.
“E’ un rinvenimento significativo”, dichiara il sindaco Gisella Petrocchi, “che speriamo quanto prima di poter valorizzare con la collaborazione dell’azienda agricola Salisanus, insieme a tante altre realtà presenti sul territorio. La nostra amministrazione è da sempre attenta alla tutela dei beni culturali e paesaggistici presenti. Stiamo ultimando a breve anche il restauro dell’antico fontanile di epoca medievale Fonte del Pozzo che presto tornerà ad essere fruibile e verrà inserito in un percorso di visita culturale”.
L’acquedotto che si data tra il I sec. a.C. ed gli inizi del I secolo d.C con ogni probabilità alimentava le utenze di una delle tante ville rustiche presenti nel territorio di Salisano. La presenza di questo condotto era nota anche da documenti di archivio, ma l’esatta localizzazione era incerta .
Nei prossimi giorni continuerà l’attività di ricerca e studio di altre evidenze archeologiche individuate nel territorio di Salisano.
Hanno preso parte alle ricerche, Gaetano Linardi dell’azienda agricola Salisanus che si ringrazia per la preziosa collaborazione, Fabrizio Marincola, Giorgio Pintus, Maria Fierli, Gianni Mecchia, Elio Mercuri e Cristiano Ranieri.
Fonte : Corriere di Rieti, Venerdì 3 agosto 2018