In attesa del comunicato ufficiale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, informiamo che è in corso un intervento di recupero di una speleologa ferita alla Buca dell’ Aria Ghiaccia sulle Alpi Apuane con la presenza di 40 tecnici del CNSAS. La situazione non è grave. L’incidente è avvenuto ieri a -270 metri mentre la speleologa stava uscendo, quando è stata colpita da un distacco di roccia ad una gamba.
Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico è stato avvertito alle 21.00 dal compagno che, dopo avere prestato le prime cure, è uscito a chiamare i soccorsi.
Durante la notte l’infortunata è stata raggiunta da una squadra di volontari del CNSAS con un medico che ha riscontrato un forte trauma ad una gamba e probabilmente una frattura.
Sul posto i volontari hanno allestito anche un presidio medico.
In questo momento i tecnici del soccorso stanno recuperando l’infortunata con la barella, per cui le fasi di recupero saranno abbastanza lente a causa della morfologia della grotta che presenta alcune strettoie, un meandro e pozzi verticali.
La Buca dell’Aria Ghiaccia
La grotta si apre in Carcaria, una vasta zona carsica delle Alpi Apuane in provincia di Lucca, nel comune di Minucciano, famosa per la presenza di numerose grotte, tra le più profonde d’Italia.
La zona è da molti anni oggetto di studio di speleologi toscani ed emiliani soprattutto, ma tutte le grotte delle Apuane sono visitate frequentemente da speleologi provenienti da tutta Italia.
La grotta dove è avvenuto l’incidente ha dimensioni del tutto ragguardevoli, facendo parte di un complesso molto vasto costituito da Abisso Saragato-Aria Ghiaccia-Gigi/Squisio, con una estensione di 35 chilometri e un dislivello, tra il punto più alto e il punto più basso, di 1125 metri.
L’immagine che segue mostra la sezione iniziale della Buca dell’Aria Ghiaccia:
Lettere e simboli fanno parte della lettura del rilievo della grotta che gli speleologi eseguono quando scoprono nuove grotte. In particolare, qui possiamo vedere la sezione verticale. La lettera P seguita da un numero, es. P.44 indica un pozzo, ossia un tratto verticale, profondo 44 metri. Le frecce seguite da una linea serpentiforme indicano “scorrimento” ossia presenza di acqua che scorre in quella zona, infatti i tempi di uscita della barella si prevedono lunghi anche per non far risalire l’infortunata sotto cascatelle e forti stillicidi che in condizioni normali non presentano nessun pericolo, ma in caso di soccorso diventano un altro elemento da non sottovalutare.
Dati e immagini della grotta provenienti dal sito www.apuane2007.it