Corso regionale di secondo livello sulle Cavità Artificiali: l’evento formativo per la speleologia umbra 27 e 28 Maggio 2023, a Narni, una iniziativa della Scuola di Speleologia di Narni, Federazione Umbra Gruppi Speleologici con il patrocinio dell’Associazione La Scintilena.
La Federazione Umbra Gruppi Speleologici presenta un incontro formativo imperdibile sulla speleologia urbana umbra: il Corso regionale di secondo livello sulle Cavità Artificiali. L’appuntamento è fissato per il 27 e 28 Maggio 2023 presso l’Abbazia di San Cassiano (X secolo) a Narni (TR), coordinate 42°31’26,68 N – 12°30’29,82 E.
L’evento è dedicato a tutti gli appassionati del settore interessati ad approfondire le metodologie tradizionali ed innovative nella scoperta e nel rilievo delle cavità artificiali. Ma non solo, il programma prevede anche un focus sull’utilizzo del catasto regionale, con particolare attenzione alla relativa scheda tecnica. Fotogrammetria, Lidar e nuove tecnologie saranno al centro dell’attenzione.
Il corso si articolerà in diverse sessioni, tra cui lezioni teoriche e pratiche, dibattiti finali e escursioni facoltative. Tra gli argomenti trattati, spicca l’archeologia nelle cavità artificiali e la metodologia di ricerca, catalogazione e protezione, con cenni di esplorazioni speleosubacquee.
Non mancheranno momenti di convivialità e aggregazione, come il caffè di benvenuto, la cena e il pernottamento in camerate con letti a castello (con sacco a pelo) presso la suggestiva location dell’Abbazia di San Cassiano.
Il corso è aperto a tutti gli interessati, ma ha priorità per gli aderenti al Gruppo di Lavoro Cavità Artificiali della FUGS. La quota di iscrizione al corso è di soli € 10,00, mentre le spese di vitto e pernottamento saranno definite con ulteriore circolare.
Per adesioni e informazioni contattare Virgilio Pendola al numero 366 3230078. Non perdete l’occasione di partecipare a questo evento formativo unico nel suo genere!
Narni, l’Umbria e le Cavità Artificiali
Il corso si tiene a Narni, dove nel 1980 fu organizzato il Convegno Regionale “Il sottosuolo nei centri storici umbri” a cui parteciparono in realtà decine di speleologi provenienti da tutta Italia, tanto che quell’incontro è considerato di fatto il primo incontro nazionale sulle Cavità Artificiali.
L’anno dopo, nel 1981 sempre in Umbria si svolse il Primo Convegno di speleologia in Cavità Artificiali, a Todi.
Narni per più di un decennio è stato sede del Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana.
La città “nasconde” un acquedotto romano lungo 13 chilometri, un’ottantina di cavità artificiali, e soprattutto è stata un fulgido esempio di recupero e sfruttamento turistico delle scoperte speleologiche, con Narni Sotterranea, al pari di quanto avvenuto ad Orvieto, con Orvieto Underground e ad Amelia, con le cisterne romane. Anche Perugia e Todi sono state oggetto di studio, valorizzazione, pubblicazioni, convegni e visite guidate da parte degli speleologi.
Addirittura, anche Terni città industriale ha la sua rete sotterranea e la sua storia, che scorre all’interno dei rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale.
Avere in casa grotte naturali e cavità artificiali non ha mai fatto la differenza, la speleologia è una, che si occupi di grotte naturali o cavità artificiali e in 40 anni l’attività non si è mai interrotta, anzi rilancia, con un corso dove le esperienze regionali pluridecennali vengono messe a disposizione dei nuovi speleologi.