Un corso di tre giorni che ha riunito guide e docenti di spicco per promuovere la conoscenza e la tutela delle grotte italiane.
Il XVII Corso dell’Associazione Grotte Turistiche Italiane (AGTI) e della Società Speleologica Italiana (SSI), in collaborazione con il comune gestore del Monumento Naturale e Grotte di Falvaterra, si è concluso con un notevole successo.
Dal 23 al 25 novembre, presso il pittoresco centro di Falvaterra, si è svolto il corso per accompagnatori turistici speleologici, attirando grande interesse sul prezioso patrimonio speleologico non solo di Falvaterra, ma dell’intera provincia di Frosinone e della regione Lazio.
Dopo il significativo convegno universitario sulla biodiversità e sul genere Niphargus tenutosi la scorsa primavera, il Monumento Naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, gestito dal comune, ha promosso un corso nazionale per le guide turistiche speleologiche.
Come anticipato in precedenti articoli, il corso ha visto la partecipazione di importanti esponenti della speleologia nazionale in qualità di docenti, tra cui Vittorio Verole, fondatore dell’AGTI e gestore della Grotta del Vento, Giampietro Marchesi, ex presidente della SSI, Massimo Goldoni, consulente scientifico dell’AGTI, Jo De Waele dell’Università di Bologna, il presidente dell’AGTI e direttore delle Grotte Torre di Slivia di Trieste, Corrado Greco, Tullio Bernabei dell’Associazione di esplorazione Rio La Venta, e molti altri che si sono alternati nelle spiegazioni e negli interventi per i più di 40 accompagnatori turistici.
Il coordinamento è stato affidato alla segreteria AGTI, con Anna De Mauro delle Grotte di Pertosa.
I partecipanti hanno seguito con grande interesse le affascinanti spiegazioni sulla formazione e le tipologie delle grotte in Italia e nel mondo, nonché sulle loro peculiarità.
All’evento hanno partecipato ben 11 grotte turistiche provenienti da diverse regioni italiane, tra cui il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo, la Campania e la Puglia.
Tra di esse, spiccavano le rinomate Grotte di Frasassi e le Grotte di Castellana.
Dopo le spiegazioni teoriche, il programma prevedeva visite guidate alle Grotte del Lazio, a partire dal complesso ipogeo delle Grotte di Falvaterra e Pastena, noto anche come Monte della Lamia, fino ad arrivare alle Grotte dell’Arco di Bellegra, nella provincia di Roma.
Si è trattato di un vero e proprio tour completo delle grotte turistiche della regione Lazio, anche se mancavano ancora la Grotta di Val de Varri, a Pescorocchiano in provincia di Rieti, e Collepardo con il Pozzo d’Antullo, per completare l’itinerario.
Purtroppo, i tempi non hanno permesso di visitare queste ultime due grotte.
Oltre all’importante corso di formazione, l’obiettivo era anche quello di promuovere una maggiore coesione tra le grotte laziali, al fine di confrontarsi e promuovere azioni comuni, stimolate anche dalla Regione Lazio stessa.
Si stima che queste grotte turistiche attirino circa 100.000 visitatori ogni anno, generando un significativo indotto economico.
Tuttavia, la coesione regionale per la valorizzazione delle grotte è ancora poco sviluppata nel Lazio, a differenza di altre regioni come la Sardegna, la Toscana, la Puglia e l’Abruzzo, dove l’offerta turistica legata alle grotte è più strutturata e consolidata.
Pertanto, il corso ha rappresentato un’importante opportunità per le grotte laziali di confrontarsi, scambiarsi esperienze e avviare possibili collaborazioni future.
Durante il corso, sono stati affrontati numerosi argomenti, tra cui la geologia delle grotte, la fauna e la flora cavernicole, la sicurezza nelle visite turistiche e la gestione sostenibile delle grotte.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze e acquisire competenze specifiche per guidare i visitatori attraverso le meraviglie sotterranee delle grotte.
L’importanza della formazione degli accompagnatori turistici speleologici risiede nella necessità di garantire visite sicure ed educative, preservando al contempo l’ambiente fragile delle grotte.
Le grotte sono ecosistemi delicati e sensibili, e la corretta gestione delle visite turistiche è fondamentale per preservarne l’integrità e la biodiversità.
Al termine del corso, i partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione, che testimonia le competenze acquisite durante la formazione. Si spera che questa iniziativa possa contribuire a una maggiore sensibilizzazione e valorizzazione delle grotte turistiche nel territorio laziale, stimolando una crescita sostenibile del settore e promuovendo il turismo responsabile.
Il successo del XVII Corso AGTI-SSI per Accompagnatori di Grotte Turistiche rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e tutela delle grotte italiane.
L’interesse dimostrato dai partecipanti e la presenza di esperti di spicco nel campo della speleologia testimoniano l’importanza di promuovere la conoscenza e la valorizzazione di queste meraviglie naturali.
Si spera che in futuro si svolgano ulteriori iniziative simili per continuare a formare guide preparate e appassionate, che possano contribuire alla conservazione e alla diffusione della bellezza delle grotte turistiche italiane.
Fonte: https://www.frosinonetoday.it/attualita/corso-agti-ssi-accompagnatori-grotte-turistiche.html