Il Tuo 5 X 1000 alla Società Speleologica Italiana
Si invitano gli speleologi a contribuire alle attività della Società Speleologica Italiana devolvendo ad SSI il 5×1000 della propria dichiarazione dei redditi 2018.
Il codice fiscale della SSI è 80115570154
E’ possibile devolvere il 5×1000 alla SSI seguendo le indicazioni sul sito:
http://www.speleo.it/site/index.php/news/newss/568-5-per-1000-anno-2018
Perchè devolvere il proprio 5×1000 alla Società Speleologica Italiana?
La Società Speleologica Italiana, membro dell’U.I.S. e della F.S.E., è l’associazione nazionale di riferimento per l’esplorazione e la documentazione del mondo sotterraneo. Associazione di protezione ambientale, disegna la geografia del buio con numerose pubblicazioni, azioni tese a comunicare e salvaguardare, ostinato interesse per la sicurezza nella progressione.
La Società Speleologica Italiana è naturale punto di approdo per quanti frequentano, in modo consapevole e sostenibile, il vuoto delle montagne e le cavità create dall’uomo. Tramite studi ed analisi di compatibilità, è partner nella ricerca di dati, informazioni e metodi per aggiungere conoscenza indispensabile alla razionale gestione delle risorse ambientali
Tra le sue attività, declinate in specifiche commissioni di lavoro, trovano posto:
La didattica, attraverso:
la promozione e l’organizzazione della didattica speleologica, nei programmi e nei supporti
la promozione delle norme per la sicurezza e il rispetto ambientale
la promozione delle coperture assicurative nelle attività didattiche
la qualifica degli istruttori e degli aiuto-istruttori dei corsi di speleologia
il coordinamento e la qualificazione delle scuole di speleologia;
La gestione, dal 1959, del Catasto Nazionale delle Grotte d’Italia, costituito – ad oggi – da oltre 34.000 cavità, cui possono contribuire e accedere tutti gli speleologi italiani attravereso il portale WISH;
L’impegno nella produzione editoriale con periodici come:
Speleologia, semestrale pubblicato sin dal 1979
Opera Ipogea, semestrale pubblicato dal 1999 dedicato alle antiche opere ipogee
Bullettin Bibliographique Spéléologique, Union Internationale de Spéléologie
Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, rivista aperiodica
SSI News foglio informativo di vita sociale edito sino al 2014
cui si aggiungono numerose pubblicazioni aperiodiche come i 14 Quaderni Didattici, piccole monografie di supporto alla didattica speleologica di base, L’Agendo 2004, L’acqua che berremo, CIDS – e svariati testi monografici tra cui Grotte e Forre, Altre piccole profondità, Tecniche di Grotta, Grotte & speleologia, La Vetta e il Fondo, Speleologia di spedizione, Sulle corde, Ipoesie; infine, con il CD-ROM International Journal of Speleology: 40 years of Speleological science (1964-2004) alla produzione editoriale tradizionale si è aggiunta quella multimediale;
La gestione del Centro Italiano di Documentazione Speleologica Franco Anelli; la biblioteca conta 36.000 volumi, una sezione di stampe e libri antichi dedicati al mondo sotterraneo ed una fornita emeroteca;
La speleosubacquea, intesa nel suo duplice significato di:
didattica speleosubacquea, attraverso la Scuola Nazionale di Speleologia Subacquea e specifici supporti didattici.
speleosubacquea esplorativa e scientifica, che include il Catasto Nazionale dei Sifoni e Risorgenze e Grotte Marine e l’organizzazione di convegni ed incontri a carattere nazionale ed internazionale;
La speleologia in cavità di origine antropica, attraverso la gestione del Catasto delle cavità artificiali italiane, la pubblicazione della rivista Opera Ipogea, i progetti della Carta degli antichi acquedotti italiani e del Censimento degli insediamenti trogloditici nei Paesi del Mediterraneo
La promozione e il coordinamento di iniziative tese alla promozione della conoscenza dei territori carsici e alla sensibilizzazione per una corretta gestione del patrimonio idrico sotterraneo del nostro Paese, come le Giornate Nazionali della Speleologia e Puliamo il Buio – in collaborazione con Legambiente;
L’interscambio tecnico e culturale con altri Paesi del Mondo attraverso la stipula di accordi di collaborazione e reciprocità – come quelli siglati con la Fédération Française de Spéléologie , la Sociedad Espeleologica de Cuba e la Sociedad Brasileira de Espeleologia – e tramite la sottoscrizione nel 1994 di un codice etico per l’organizzazione e la conduzione di spedizioni all’estero, la Carta di Casola.
L’organizzazione di un gruppo di lavoro per la tutela delle aree carsiche interessato:
alla revisione del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale attraverso l’indicazione di linee guida per la tutela degli acquiferi carsici;
alla partecipazione a procedure amministrative in ambito territoriale;
alla conduzione di studi ed analisi di compatibilità nell’ambiente carsico ipogeo ed epigeo e di interventi di monitoraggio ambientale in ecosistemi sotterranei di origine naturale o antropica
Come associazione di protezione ambientale la Società Speleologica Italiana rivolge un costante impegno in favore della salvaguardia del patrimonio carsico-speleologico con programmi di ricerca scientifica e azioni di controllo sulla stato di salute e tutela degli ambienti carsici ed ipogei.
Tramite studi ed analisi di compatibilità nell’ambiente carsico ipogeo ed epigeo, è partner di Enti e Istituzioni che cercano dati, informazioni e metodi per aggiungere conoscenza indispensabile alla razionale gestione delle risorse ambientali e paesaggistiche.
La Società Speleologica Italiana ha inoltre da tempo focalizzato la propria attenzione anche al problema delle risorse idriche, consapevole del fatto che in un prossimo futuro le acque di origine carsica saranno sempre più importanti ai fini di un loro utilizzo.
Consapevoli dell’importanza di questa tematica, enti dedicati alla protezione ambientali hanno dato vita al Comitato per il Contratto Mondiale sull’Acqua.
In quest’ambito la Società speleologica Italiana promuove e coordina le Giornate Nazionali della Speleologia e Puliamo il Buio, iniziative tese alla promozione della conoscenza dei territori carsici e alla sensibilizzazione per una corretta gestione del patrimonio idrico sotterraneo del nostro Paese.