Un importante sito archeologico nel nord Sardegna rivela una straordinaria concentrazione di petroglifi e figurazioni artistiche dell’età prenuragica
Anela, una suggestiva località nel cuore del nord Sardegna, custodisce gelosamente un tesoro archeologico di inestimabile valore.
La necropoli di Sos Furrighesos, oggetto di indagini sin dal lontano 1931 da parte del celebre archeologo Antonio Taramelli, e successivamente esplorata negli anni ’70 da Ercole Contu e Giuseppa Tanda, ha rivelato una straordinaria scoperta: la più alta concentrazione di petroglifi e figurazioni artistiche di età prenuragica mai rinvenuta sull’isola.
Immaginatevi un’impervia scogliera alta oltre 20 metri, sulla quale si snoda un complesso di 18 domus de janas, tombe preistoriche scavate nella roccia.
Ciò che rende ancora più affascinante questa necropoli è il metodo di accesso alle tombe, molte delle quali erano raggiungibili solo attraverso dentelli incisi nella pietra.
Inoltre, un ingegnoso sistema di canalette guidava le acque piovane verso il basso, proteggendo le decorazioni, i corredi funebri e le spoglie dai danni causati dall’umidità e dal degrado.
All’interno di questo straordinario sito archeologico convivono numerosi elementi figurativi scolpiti, incisi “a martellina” e dipinti con ocra rossa.
Gli stili e le fasi di realizzazione sono diversi, ma tutti offrono uno sguardo affascinante sul passato remoto dell’isola.
Tra le rappresentazioni si possono ammirare elementi architettonici come pilastri, colonne, fasce in rilievo, il tetto a spiovente e letti funebri, che testimoniano una raffinata conoscenza dell’arte e dell’architettura dell’epoca.
Spiccano, inoltre, numerose figure di carattere culturale, tra cui protomi taurine, false porte e motivi animali e antropomorfi, tra uomini e donne sia come offerenti che come defunti.
Ma la vera meraviglia di Sos Furrighesos è rappresentata dalla maestosa “Tomba del Re”.
Questa tomba si distingue per la presenza di una stele centinata sulla facciata, mentre all’interno è riccamente decorata con incisioni.
Si presume che questa struttura potesse essere la dimora eterna di un potente capo villaggio.
Per raggiungere la necropoli di Sos Furrighesos, è possibile percorrere la SP36 Bultei-Nughedu San Nicolò. Dopo circa 3 chilometri da Nughedu S.N., si prende la SP113 che conduce alla S.P. Bono-Ittireddu per altri 10,500 chilometri.
Lungo il percorso, sulla sinistra, si trova un cancello di ferro che conduce a un sentiero sterrato. Dopo circa 2 chilometri, si arriva alla parte superiore della scogliera, dove si trova la tomba XV.
Proseguendo lungo il sentiero oltre il cancello, dopo circa 350 metri si raggiungono le domus de janas.
La scoperta di questo straordinario patrimonio archeologico rappresenta un importante tassello nella comprensione della storia e della cultura preistorica della Sardegna.
La necropoli di Sos Furrighesos testimonia l’abilità artistica e l’organizzazione sociale delle antiche comunità che abitavano queste terre secoli fa.
È un invito a immergersi nel passato affascinante dell’isola e a scoprire la ricchezza delle sue radici preistoriche.
Fonte: https://www.facebook.com/share/XJQ2MJGCjwAHrkY3/?mibextid=WC7FNe
vorrei sapere se il sito de Sos Furrighesos possa essere visitato in autonomia o se esista una guida autorizzata alla visita.grazie
grazie di far partecipe di queste importanti meraviglie anche chi non potrà andare personalmente
vorrei sapere se il sito de Sos Furrighesos possa essere visitato in autonomia sarò in zona dal 4 settembre e vorrei sapere cosa fare per visitarle. Grazie
Giorgio.Trento