La cartografia speleologica si rinnova: il Monte Croce rivela i suoi segreti

Nel tessuto carsico del Friuli Venezia Giulia, il “Complesso del Monte Croce” emerge come un capitolo significativo nella storia della speleologia regionale.

Situato alle pendici del Pal Piccolo, al confine con l’Austria, questo sistema di grotte rappresenta un esempio emblematico dell’importanza del rilievo speleologico per la comprensione e la conservazione del patrimonio sotterraneo.

Il complesso, che unisce le cavità 4582/2583Fr e 2090/829Fr, è stato oggetto di esplorazioni e studi sin dagli anni ’70.

La Caverna sulla Mulattiera del Pal Piccolo, nota anche come “Freezer” o “Palpiccola”, è stata la prima ad essere mappata, con sviluppi che hanno raggiunto oltre 400 metri grazie soprattutto alle scoperte del Circolo Speleologico Idrologico Friulano.

La Grotta di Monte Croce Carnico, scoperta dal Gruppo Triestino Speleologi, ha contribuito a formare il sistema più rilevante delle Alpi Carniche, al di fuori dell’area carsica del Monte Cavallo di Pontebba.

Il rilievo speleologico, fondamentale per documentare e preservare queste strutture naturali, ha subito una trasformazione digitale negli ultimi anni.

Il progetto “Complesso Monte Croce” viene avvisto nel 2021, su iniziativa del Gruppo Speleologico Carnico e in particolare di Antonino Torre, cui aderiscono anche il Gruppo Triestino Speleologi e la Società di Studi Carsici “A.F. Lindner”

Il progetto ha mirato al rifacimento completo del rilievo delle due cavità con tecniche moderne in 3D, alla ricerca di nuove prosecuzioni¹.

Sebbene i lavori si siano conclusi nell’autunno del 2023, una frana ha impedito l’esplorazione completa della parte inferiore della grotta 4582, lasciando aperte le possibilità di ulteriori scoperte¹.

L’importanza di un catasto delle grotte aggiornato e dettagliato è cruciale non solo per gli speleologi ma anche per la pianificazione territoriale e la tutela ambientale³.

La digitalizzazione dei catasti regionali, come quella lombarda, facilita la ricerca e l’esplorazione a livello nazionale, contribuendo alla conoscenza delle meraviglie sotterranee².

Questo processo di modernizzazione è supportato da strumenti come il Lidar e le tecniche Structure From Motion, che permettono di creare modelli tridimensionali dettagliati¹.

Il “Complesso del Monte Croce” ora si estende per 1.735 metri di sviluppo spaziale, 1.435 metri di sviluppo planimetrico e 197 metri di dislivello totale, con dati meticulosamente assemblati da Francesco Serafin¹.

Questo lavoro di precisione non solo mappa il paesaggio sotterraneo ma serve anche come testimonianza dell’impegno continuo nella ricerca e nella conservazione di questi ambienti unici.

Il rilievo del “Complesso del Monte Croce” rappresenta un passo avanti significativo nella speleologia italiana, dimostrando come la tecnologia e la passione possano convergere per svelare e proteggere il patrimonio nascosto sotto i nostri piedi.

Con ogni nuova mappa, si apre una finestra su un mondo sconosciuto, ricco di potenziali scoperte e storie da raccontare.

Fonte della notizia e articolo originale con dovizia di particolari e precisazioni: https://www.facebook.com/share/KvBh967JBg5eoCtf/?mibextid=WC7FNe


(1) Evoluzione degli archivi del vuoto: un webinar sulla misurazione e il …. https://www.scintilena.com/evoluzione-degli-archivi-del-vuoto-un-webinar-sulla-misurazione-e-il-rilievo-in-grotta/03/01/.
(2) Il geoscopio della Toscana si arricchisce con i dati delle grotte. https://www.scintilena.com/il-geoscopio-della-toscana-si-arricchisce-con-i-dati-delle-grotte/12/30/.
(3) Il catasto delle Grotte lombarde è ON LINE! – Scintilena. https://www.scintilena.com/il-catasto-delle-grotte-lombarde-e-on-line/05/04/.
(4) Con il WebGis esplora il Catasto speleologico Emilia Romagna. https://www.scintilena.com/una-nuova-interfaccia-webgis-per-esplorare-le-grotte-dellemilia-romagna/10/19/.
(7) undefined. http://www.speleolombardia.it/catasto/.