In merito a quanto apparso sugli organi dʼ informazione relativamente ai costi degli interventi di
soccorso in montagna il Presidente Nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e
Speleologico (CNSAS), Pier Giorgio Baldracco precisa che:
Il CNSAS, struttura del Club Alpino Italiano, è unʼoganizzazione di volontariato operativa in tutto il territorio nazionale ed è struttura nazionale di protezione civile.
Il soccorso prestato è totalmente gratuito, pertanto il CNSAS non riceve alcun compenso per gli oltre 5000 interventi di soccorso in montagna e in grotta effettuati mediamente ogni anno. Lʼorganico è di circa 7500 volontari tra tecnici, medici (sia del settore alpino che del settore speleologico) e unità cinofile. Gli stessi, lo ribadiamo con forza, non ricevono alcun compenso per i soccorsi in montagna. I finanziamenti erogati dallo Stato e dalle Regioni e/o Province Autonome sono utilizzati unicamente per le spese di formazione di tecnici, medici e unità cinofile, di organizzazione del servizio e per mezzi e materiali tecnici. I costi sostenuti dalla collettività per il servizio di elisoccorso del 118, in cui il CNSAS partecipa con i propri uomini qualificati come tecnici di elisoccorso (come previsto dalla Legge 21 marzo 2001, n°74) devono essere correttamente riferiti alla totalità del servizio svolto dal sistema 118 alla cittadinanza e ai frequentatori della montagna (compresi a titolo di esempio quelli sulle piste da sci affollate da cittadini non alpinisti) e non ai soli interventi di soccorso in montagna e in grotta. Tali oneri sono da attribuirsi nella quasi totalità alla spesa corrente per la gestione degli elicotteri e del personale del servizio sanitario nazionale e sono di competenza dei singoli dipartimenti di emergenza-urgenza del 118.
La percentuale dʼinterventi di soccorso in montagna, a seconda delle diverse aree geografiche, oscilla tra il 2% e il 12% di tutti quelli effettuati dal sistema di emergenza-urgenza sanitaria (118). Il presidente sottolinea inoltre come il rapporto con il il Dipartimento della Protezione Civile e in particolare con il dott. Guido Bertolaso , sia oggi più che mai ai massimi livelli di collaborazione ed efficienza.
Il CNSAS, in accordo con il Club Alpino Italiano, si sta facendo promotore di una campagna nazionale dʼinformazione e formazione rivolta alla popolazione e in particolare ai giovani e nelle scuole al fine di accrescere la conoscenza e la competenza per frequentare in sicurezza lo montagna.
Il Presidente Generale del CAI, Annibale Salsa e il Presidente nazionale del CNSAS Pier Giorgio Baldracco invitano tutti gli appassionati e i turisti a continuare ad andare in montagna, farlo fa bene sia a chi le frequenta e sia a chi vi abita.
“Ricordo – conclude Baldracco – che le tragedie in montagna sono episodi eccezionali e il numero degli interventi, come ho avuto più volte modo di ribadire, da un poʼ di anni è in leggera ma continua diminuzioneâ€; continua Pier Giorgio Baldracco, il CNSAS non si oppone allʼeventuale introduzione di un ticket per tutti quei soccorsi in montagna che non siano classificati come vere e proprie emergenze-urgenze sanitarie anche per evitare lʼabuso delle richieste di sinergia operativa con il Dipartimento della Protezione Civile.
Articolo apparso sul blog del Soccorso Alpino Calabria