Il Museo di Etnopreistoria del CAI di Napoli partecipa per la prima volta alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico, che si terrà a Paestum (SA) dal 25 al 28 novembre 2021.
Il Museo di Etnopreistoria “Alfonso Piciocchi”- Club Alpino Italiano, sezione di Napoli, partecipa per la prima volta alla XXIII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo archeologico che si terrà a Paestum (SA) dal 25 al 28 novembre 2021.
La partecipazione all’evento è un’occasione per valorizzare non solo il Museo ma anche il contributo dato dalla sezione di Napoli, fin dalla sua costituzione, all’attività di ricerca volta alla conoscenza del territorio, in un’ottica di collaborazione con gli enti istituzionali che operano nella regione, una sinergia strategica e preziosa per il nostro patrimonio.
L’appuntamento della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, unico evento al mondo, patrocinato da UNESCO e UNWTO, le Organizzazioni Governative della Cultura e del Turismo dell’ONU, si svolge ormai da molti anni, con l’obiettivo di promuovere le destinazioni turistico archeologiche, valorizzare Parchi e Musei, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione, incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali.
Al centro anche lo sviluppo del dialogo interculturale e della cooperazione tra i popoli con la presenza annuale di circa 25 Paesi Esteri dall’ Egitto all’ India.
Il Museo di Etnopreistoria di Napoli, nato dalla passione e dalle ricerche di Alfonso Picciocchi, medico, speleologo e appassionato di archeologia, ha portato avanti negli anni un’apprezzabile attività didattica e divulgativa soprattutto per le scuole.
Il Museo, nato nel 1972, è gestito dalla sezione di Napoli del Club Alpino Italiano (CAI) su concessione del Ministero della Cultura ed è ospitato all’interno del suggestivo sito di Castel dell’Ovo a Napoli. Fra i rari esempi di raccolta museale all’interno di una sezione del Club Alpino Italiano, è diviso in tre settori principali: archeologico, frutto di esplorazioni condotte dal gruppo speleologico e attualmente oggetto di uno studio sistematico; naturalistico, comprendente reperti mineralogici e faunistici, ed etnografico, anche frutto di donazioni, con materiali provenienti dalla Campania ma anche dalle Americhe e dall’Africa.
La partecipazione all’evento è un’occasione per valorizzare non solo il Museo ma anche il contributo dato dalla sezione di Napoli, fin dalla sua costituzione, all’attività di ricerca volta alla conoscenza del territorio, in un’ottica di collaborazione con gli enti istituzionali che operano nella regione, una sinergia strategica e preziosa per il nostro patrimonio.
Maggiori info su:
www.bmta.it