Una specie di bivalve teredine che vive in un fiume delle Filippine buca le rocce calcaree, che frantuma e trasforma in sabbia fine: con la sua insospettabile attività riesce a rimodellare il corso dei fiumi.
Prima barzelletta sciocca: qual’è quell’animale verde che vive trenta metri sottoterra e mangia i sassi?! – Risposta: è il mangiasassi verde.
Altra barzelletta che potrebbe far arrabbiare i terrapiattisti lettori di Scintilena: Se esistesse un pozzo profondissimo che passasse per il centro esatto della Terra e sbucasse dalla parte opposta del Pianeta, e ci buttassi un sasso, cosa succede al sasso?! A) cade fino al centro della Terra B) cade fino all’altra parte del Pianeta C) Continua a fare su e giù per sempre perché entra in oscillazione – Risposta: non gli succede niente perché 30 metri sottoterra se lo mangia il Mangiasassi Verde.
A me questa storia del Mangiasassi verde mi ha sempre fatto pensare ad un vermone un po’ sonnolento in agguato in prossimità di questo buco passante, in attesa di gente che ci butta il sasso, e sornione sghignazzavo. A quante falsità può credere la gente pur di credere a qualcosa… la terra piatta, la religione, il Mangiasassi verde… OPS! Mi è scappato!
Il Mangiasassi esiste! Ma non è verde come annunciato nel libro ‘Irresistibili barzellette per ragazzi’ di Mirco Amadeo, -Editore DVE Italia SpA.
In una ricerca dei biologi del Museo Nazionale Francese di Storia Naturale, è stato scoperto un mollusco che perfora le rocce masticandole.
Il vermone è una specie di bivalve dei Teredini, che vive in un fiume delle Filippine, buca le rocce calcaree, che frantuma e trasforma in sabbia fine: con la sua insospettabile attività riesce a rimodellare il corso dei fiumi. Così sta scritto su Focus che cita testualmente:
‘Gli scienziati hanno battezzato il bivalve Lithoredo abatanica, dal nome del fiume Abatan (nelle Filippine), dove è stato osservato. Uno dei suoi gusci si è evoluto in una perfetta macchina perforatrice, capace di bucare e disintegrare la roccia. Il prodotto di questo pasto è espulso dalla parte opposta del suo corpo a tubo, lungo una decina di centimetri: ciò che entra come roccia, esce come sabbia, che va a depositarsi sul fondo del fiume.’
Sembra che riesce a fare buchi lunghi anche 60 cm. e che la sua azione riesca davvero a modellare il corso dei fiumi.
Adesso, caro Mangiasassi bello che sei stato ormai scoperto, mettiti una mano sulla coscienza e dacci una mano a fare qualche bella grotta, ammesso e non concesso che c’entri già qualcosa in quelle grotte e quei fiumi discesi da Benassi nel SudEst asiatico.
Mettetevi d’accordo tu e tutta la tua famiglia di molluschi bivalvi, invita tutti i tuoi amici, organizzate un pranzetto natalizio e magnatevi una bella montagna carbonatica coordinandovi a mangiare tutti nella stessa direzione e realizzando un buco sufficientemente largo per farci passare uno speleologo.
Non sarete efficaci come un manzo, e come potreste, da molluschi senza spina dorsale quali siete, ma se funzionasse si potrebbero creare allevamenti di Teredini nelle sedi di ogni gruppo speleo, con grandi vasche dove potreste proliferare come più vi aggrada, per la gioia degli speleologi.
Bene. Con questo articolo faccio felici i frequentatori del Gruppo Facebook la Scintilena che ci seguono quasi in… 3300 mi pare, più o meno.
Link all’ articolo di Focus: https://www.focus.it/ambiente/animali/il-mollusco-che-perfora-le-rocce-masticandole
Link alla ricerca scientifica del Museo Nazionale Francese di Storia Naturale: https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rspb.2019.0434
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