Tre giorni di eventi per celebrare la storica associazione

Il Gruppo Speleologico Padovano festeggia il suo cinquantesimo anniversario con una serie di eventi in programma da venerdì 22 a domenica 24 settembre.

Per l’occasione verrà allestita una mostra fotografica che ripercorre questi primi 50 anni di attività del gruppo speleologico.

Verranno inoltre presentati alcuni progetti, come “Bahia 2023” dedicato alla speleologia in Brasile e “Progetto Castel” che illustrerà i primi risultati delle ricerche.

Previsti anche interventi divulgativi, come la presentazione su “I chirotteri di Castel Sotterra” a cura del dottor Andrea Pereswiez-Soltan.

Domenica pomeriggio è prevista la chiusura della mostra fotografica che sarà visitabile per tutta la durata dell’evento.

L’anniversario sarà quindi l’occasione per celebrare la lunga attività di studio e di ricerca del Gruppo Speleologico Padovano, che da 50 anni contribuisce alla conoscenza e alla valorizzazione del mondo sotterraneo.

“Siamo orgogliosi di festeggiare questo importante traguardo – dichiara il presidente del Gruppo Speleologico Padovano Marco Fioraso – 50 anni di passione e impegno nell’esplorazione e nello studio del mondo sotterraneo.

Grazie all’entusiasmo e alla dedizione dei nostri soci, in tutti questi anni abbiamo potuto realizzare progetti di ricerca e conseguire risultati importanti nell’ambito della speleologia.”

“L’evento celebrativo – prosegue Fioraso – sarà soprattutto l’occasione per rinsaldare lo spirito di gruppo e la voglia di procedere insieme in futuro verso nuovi obiettivi.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i membri, passati e presenti, che in questo mezzo secolo di attività hanno contribuito con passione allo sviluppo del Gruppo Speleologico Padovano.”

La manifestazione, aperta al pubblico, intende quindi valorizzare il contributo che il Gruppo ha dato negli ultimi 50 anni alla conoscenza del sottosuolo padovano e non solo, grazie alle numerose campagne di ricerca portate avanti con tenacia dai suoi appassionati membri.

L’auspicio è che questa voglia di esplorazione e ricerca prosegua con immutato entusiasmo per i prossimi 50 anni.

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