La prima presentazione sarà all’incontro internazionale di speleologia “Speleo Kamaraton” a Marina di Camerota, sabato 30 ottobre alle ore 11, insieme a Pietro Bizzini, Alessandro Anderloni e Natalino Russo.
Una piccola crepa che spacca la roccia. Oltre la fenditura, un passaggio che conduce al cuore della montagna. La flebile luce della fiamma sul casco dello speleologo danza là dove prima c’era il buio assoluto. Il percorso si spinge sempre più in profondità, lungo il solco scavato da un antico torrente. Un cunicolo porta a un lago nero. Lo speleologo poggia il casco, si spoglia, prende fiato e si tuffa, per scoprire che oltre c’è un altro passaggio, un pertugio che invita a continuare il viaggio. Non importa quante volte l’abbia affrontato, perlustrato, sfidato: il continente buio continua a sedurlo. Francesco Sauro ha risposto al richiamo del continente buio fin da ragazzino, quando andava alla ricerca di qualunque fessura che potesse farlo entrare nel cuore della Terra. Oggi nel suo sguardo alla passione giovanile si mescola il desiderio di conoscenza dello scienziato. In “Il continente buio” le storie delle sue avventure si intrecciano con i resoconti scientifici delle spedizioni: a ogni discesa il rilevamento della topografia, delle tracce sonore, della composizione dell’atmosfera, dell’età di morfologie primordiali traccia per chi resta in superficie una mappa in continua evoluzione di un cosmo nascosto che ha i suoi punti di accesso nelle grotte delle Dolomiti quanto nell’Himalaya, tra i Monti Lessini come in Venezuela. Ovunque la terra offra un’apertura, c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Ultima frontiera dell’esplorazione terrestre, il sottosuolo è un universo misterioso, un reticolo di gallerie in cui ci si può imbattere in cascate altissime, creature luminescenti, echi misteriosi, vapori infernali, sculture votive primitive, scheletri abbandonati e il buio: dappertutto, sempre, l’ignoto, il buio. Un universo in cui l’essere umano deve fare continuamente i conti con se stesso, con i limiti del proprio corpo e della propria intelligenza. In cui insieme ai confini della Terra si esplorano quelli dell’umanità.
IL CONTINENTE BUIO
di Francesco Sauro
“Tornato da un lungo viaggio tra Islanda e Groenlandia mi trovo ad osservare le foto raccolte in questi giorni così intensi.
Dalle lave ancora calde del Vulcano Fagradalsfjall alle profondità blu del ghiaccio della calotta Groenlandese. Per quanto le immagini possano trasmettere la nostra piccolezza di fronte alla Natura, essere lì, sentire sulla propria pelle il respiro della Terra è una sensazione che può cambiarci radicalmente.
In tutti questi anni, sono stato un privilegiato. Ho potuto vedere con i miei occhi quanto il mondo sotterraneo sia parte di questo pianeta che conosciamo così poco.
Ho avvertito la sua magnificenza spaventosa, ma anche la sua fragilità e delicatezza. Ho condiviso tutto questo con tanti amici speleologi, mossi dalla stessa passione per l’ignoto, spesso senza aver bisogno di dirsi nulla di più che uno sguardo riflesso nella luce delle nostre lampade.
Da molto tempo volevo trovare le parole per raccontare, ma ogni cosa deve aspettare il suo momento e il suo luogo. È in questa casa sulle mie montagne, i Lessini veronesi, che finalmente quelle storie sono riaffiorate alla luce per confluire in un libro. L’ho intitolato “Il continente buio”. Lo troverete in libreria in tutta Italia a partire dal 28 di ottobre, edito da Il Saggiatore.
Attraverso questo libro spero di riuscire ad accompagnarvi in questo viaggio nel buio e di farvi vivere la stessa sensazione di meraviglia che ha trasformato la mia visione del mondo.
La prima presentazione sarà all’incontro internazionale di speleologia “Speleo Kamaraton” a Marina di Camerota, sabato 30 ottobre alle ore 11, insieme agli amici Pietro Bizzini, Alessandro Anderloni e Natalino Russo.