Notizia di Tronny

28/06/2003

Giù nella città la vita si era fatta insostenibile; il caldo opprimente, l’elettricità insufficiente e la famiglia al mare! Non restava che assecondare le deliranti richieste di Karloklepa ed andare in Grigna.

Due giorni rilassanti e tranquilli giusto per dire poi: meno male che Lunedì vado a lavorare.

Venerdì sera arriviamo al parcheggio del Bogani accolti da un bel temporale: per nulla intimoriti partiamo ugualmente e a mezzanotte siamo al rifugio.

Alla mattina i piani di guerra prevedevano salita a “Nelson Mandello” con relativa punta, rilievo, foto, armo?!.

In breve raggiungiamo il canale d’accesso alla
grotta e, giacché siamo due, decidiamo di andare a recuperare del materiale lasciato all’ingresso di Preparazione H (due sacchi): a quel punto, carichi come dei muli, per facili rocciette (se ti parte il piede arrivi al rif. Bietti 500 mt sotto…) arriviamo alla grotta.

Qualcuno saggiamente aveva lasciato il materiale su all’ingresso, ma dopo attento esame scopre di non avere casco e bombola: la soluzione è a portata di mano, un passamontagna e la tikka (non ditelo a nessuno che è MEMBRO del soccorso).

Un panino al salame di pietra e si entra; il meandro iniziale è stupendo, scende a saltini, mai stretto… ma con due sacchi diventa stretto, lungo e disagevole. cazzo è pure bagnato!

Qualche saltino ancora ed arriviamo al pozzo dove si era fermato Karlo. Il giovane delirante non ascolta i suggerimenti di Tronny che dice:”Da lì non andiamo da nessuna parte, stringe, la prosecuzione è sopra, c’è un meandrone con aria e pozzo”. Purtroppo la “fregola della gioventù” è più forte della ragione e la bestia scende il pozzetto, cosicché da sotto si sente:”Stringe …mi sa che dobbiamo cercare da un’altra parte”.

Dopo la paternale tipo: “Te l’avevo detto che chiudeva, devi ascoltare i consigli del vecchio Tronny”, senza più freno partono i racconti delle esplorazioni di “W Le donne” et altre amenità Grignesche. Karlo esasperato mi riporta alla realtà con un colpo di calcare alla tempia, quindi risaliamo il pozzetto e ci infiliamo nel meandro; due curve e ci troviamo sopra un salto da 10. L’esplorazione riprende alla grande, qualche foto, qualche pozzo e ci dobbiamo fermare per mancanza di materiali. Torniamo al rifugio giusto in tempo per beccarci la tempesta del secolo…facili rocciette, lampi e buio…cos’altro può chiedere un uomo alla vita ?!

29/06/2003

Siamo pronti per un altro round; velocemente raggiungiamo il canale di Nelson. Galli è con noi, ma dopo pochi metri ci manda a cagare dicendo che non vuole morire giovane. Effettivamente comincio a domandarmi come ho fatto a scendere con due sacchi e lo zaino in libera…meno male che c’è Karloclepa che mi da una mano!

Entriamo in grotta presto scoprendo che è bagnata di bbbestia: i temporali hanno lasciato il segno e velocemente arriviamo sul saltino del giorno precedente. Scendiamo ancora tre pozzetti al chè dobbiamo fermarci davanti ad un meandro stretto che da su un pozzo valutato una quarantella. Torniamo fuori rilevando e scattando foto: Kato senza casco è molto fotogenico.

La stagione IN GRIGNA 2003 comincia nel migliore dei modi.

12/07/2003

Nelson torna alla carica: questa volta ci sono molte persone e così facciamo due squadre: la prima rimarrà fuori a disostruire un buco nuovo (San Culamo), l’altra invece continua l’esplorazione di Nelson.

Tronny e Der Komissar vincono la poligonale esterna più rilievo, Karloklepa, Supergiovane ed Ignoto si dirigono verso il fondo a manzare.

Le operazioni di mappatura sono veloci e il gruppo distruzione è beccato al meandro da due manzi. Tronny approfitta della situazione insultando violentemente Supergiovane in modo da farlo crescere forte e rude; alla fine di birilli ne tireranno dieci e così la strettoia viene rinominata “Esse stronza”. I due giovani, dopo aver visionato accuratamente il sito, decidono di uscire: giovani si, ma non coglioni!! Restano i vecchi a tirare la punta: la partenza del pozzo è proprio bastarda però, trattenendo il fiato si passa bene; la grotta prosegue con una successione di salti (40+15+6) fino ad arrivare al solito meandro fetente da due manzi e via. Decidiamo di ritornarci un’altra volta.

Uscendo Esse stronza conferma la sua difficoltà impegnandoci non poco…forse servirà ancora un po’ di lifting per renderla più umana!

Dati : Profondità -150 mt, Sviluppo 75 mt

Partecipanti alle esplorazioni: Tronico (vecchio saggio), Karloklepa (l’uomo del casco), Der Komissar (giovane topografo), Supergiovane (giovane da insultare pesantemente), Ignoto (ancora adesso non abbiamo capito chi sia)

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