L’antica tecnica di trasporto dell’acqua sotterranea, che risale a circa 3000 anni fa, nel 2016 è stata riconosciuta come testimonianza eccezionale della cultura e della civiltà persiana.
L’Iran è un paese arido, dove l’acqua è una risorsa preziosa e scarsa. Per far fronte a questa sfida, gli antichi persiani hanno sviluppato un sistema ingegnoso di captazione e distribuzione dell’acqua sotterranea, chiamato qanat.
Si tratta di una rete di canali sotterranei, scavati con una lieve pendenza, che trasportano l’acqua dalle falde acquifere alle zone agricole e abitate.
I qanat sono dotati di pozzi verticali, che servono per la ventilazione, la manutenzione e la regolazione del flusso.
Alcuni qanat hanno anche strutture dipendenti, come aree di riposo per i lavoratori, serbatoi, mulini e bagni pubblici e privati.
I qanat sono una testimonianza eccezionale della tradizione culturale e della civiltà persiana, che ha saputo adattarsi alle condizioni ambientali e climatiche.
La tecnologia dei qanat si è diffusa in altre regioni lungo la via della seta, come la Cina, il Marocco e la Spagna.
In Iran, si stima che ci siano circa 22mila qanat, per una lunghezza totale di circa 300 chilometri, che coprono il 75% del fabbisogno idrico nazionale.
Nel 2016, l’UNESCO ha iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità undici qanat, che rappresentano il sistema persiano. Si tratta di qanat storici, che risalgono al periodo pre-islamico o al primo periodo islamico, e che sono ancora in uso e gestiti secondo un sistema comunitario di condivisione e distribuzione equa e sostenibile dell’acqua.
L’UNESCO ha riconosciuto il valore universale dei qanat, che sono esempi di ingegneria idraulica, di organizzazione sociale e di cultura materiale e immateriale.
La salvaguardia e la valorizzazione dei qanat sono importanti non solo per la conservazione di un patrimonio storico e culturale, ma anche per la promozione di uno sviluppo sostenibile e di una gestione ecologica delle risorse idriche.
I qanat sono infatti un sistema che non richiede energia elettrica, che evita l’evaporazione e lo spreco dell’acqua e che favorisce la biodiversità e la fertilità del suolo. Inoltre, i qanat sono anche una fonte di attrazione turistica, che può contribuire al benessere economico e sociale delle comunità locali.
Origine: conversazione con Bing, 8/12/2023
(1) Qanat – Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Qanat.
(2) Qanat, una ingegnosa tecnica di ingegneria idraulica di tremila anni fa. https://www.tuttogreen.it/per-un-uso-sostenibile-dellacqua-ritorna-lantica-tecnica-idraulica-del-qanat/.
(3) Fonti d’acqua tradizionali dell’antichità persiana – Wikipedia. https://bing.com/search?q=Qanat+Iran+storia.
(4) Cosa sono i qanat, millenario sistema idraulico contro la siccità. https://www.innaturale.com/cosa-sono-i-qanat.
(5) La sostenibilità dei Qanat, gli antichissimi cuniculi sotterranei per …. https://privatebanking.bnpparibas.it/content/bnlpb/it/it/youmanist/magazine/ambiente/qanat-acqua-persia.html.
(6) The Persian Qanat – UNESCO World Heritage Centre. https://whc.unesco.org/en/list/1506/.
(7) Patrimoni dell’umanità dell’Iran – Wikipedia. https://bing.com/search?q=Qanat+Iran+patrimonio+UNESCO.
(8) The Persian Qanat – Maps – UNESCO World Heritage Centre. https://whc.unesco.org/en/list/1506/multiple=1&unique_number=2096.
avete mai avuto l’occasione di andare a trovare speleologi amici in Sicilia ed essere portati a ‘conoscere i qanat’ ?
Ce ne hanno fatto visitare alcuni a Palermo che scendevano con pozzi che superano i venti metri. Sono protetti e esiste una legge che vincola tot metri a non essere coltivati per non inquinare l’acqua.
Generalmente partono dai monti e arrivano alle città.
Affascinanti luoghi!
Quando si blatera per il clima bisognerebbe edursi sulle relazioni terra-sole.
Fortunatamente Noi non siamo altro che terzi incomodi che facciamo “il solletico” qualche volta!
Non per questo non bisogna rispettare alcune regole che aiutano a tenere ‘meglio vivibile’ i luoghi in cui abitiamo.
Ora però secondo il mio modesto parere si esagera da entrambi le parti.