Una interessante ricerca pubblicata on-line da Plos Biology spiega come i pipistrelli si siano adattati magnificamente nella cattura delle loro prede. Queste creature, che si cibano di insetti che volano con un andamento tutt’altro che lineare, hanno perfezionato il loro sistema di ecolocalizzazione in modo da ottimizzare la caccia. Non essendo fruttuosa una ecolocalizzazione in linea retta (che mantenga costante l’angolo fra sé e la preda – cosa che fanno tutti gli animali predatori uomo compreso) utilizzano una “navigazione parallela” così come fanno alcuni missili “intelligenti” che colpiscono i bersagli che si muovono molto. Come fanno? Il pipistrello mantiene fissa la direzione di emissione degli ultrasuoni mentre varia la direzione del suo volo.