Scopriamo la storia di Joseph Williamson e dei suoi enigmatici tunnel nel sottosuolo della città

Nel cuore di Liverpool, una delle tappe irrinunciabili per gli amanti della storia e del mistero, si cela un enigma sotterraneo che affascina da secoli: i Tunnel di Williamson. L’immagine di questo articolo non è reale ma è stata generata dall’IA Dall-E.

Questa rete di condotti misteriosi, costruita tra il 1810 e il 1840, è ancora oggi oggetto di speculazioni e teorie senza una spiegazione definitiva.

Joseph Williamson, un ricco uomo d’affari inglese che ha fatto fortuna nel commercio e nella lavorazione del tabacco, ha investito il suo patrimonio nel settore immobiliare di Liverpool.

Durante la costruzione di abitazioni eccentriche nel quartiere semi-desolato di Edge Hill, Williamson ha ordinato la creazione di una serie di tunnel sotterranei.

Tuttavia, il reale motivo dietro questi scavi è rimasto un mistero, poiché non esistono documenti che offrano una spiegazione esaustiva.

I tunnel di Williamson, costruiti con mattoni a forma di arco, hanno fin da subito creato problemi per l’amministrazione cittadina. Abbandonati a se stessi, si sono riempiti di rifiuti, macerie e scarichi.

Alcuni di essi si sono persino ostruiti, impedendo il passaggio.

Nel corso del XIX secolo, la Corporation di Liverpool ha continuato a riversare detriti provenienti dalla demolizione degli edifici circostanti all’interno dei tunnel, ignorando il problema.

Solo nel 1980, grazie all’interesse di alcune società edili, i Tunnel di Williamson sono stati riportati alla luce.

Nel corso degli anni, sempre più tratti dei tunnel sono stati liberati dalle macerie.

Questi condotti sotterranei, collegati tra loro, hanno fornito spunti per varie ipotesi sulla loro origine.

Il ritrovamento di manufatti come stoviglie, armi e vestiti ha alimentato ulteriormente le teorie esistenti.

Tuttavia, la loro estensione completa rimane ancora sconosciuta.

L’ipotesi più accreditata è che Williamson abbia costruito i tunnel per scopi filantropici, offrendo lavoro a coloro che erano sulla soglia della povertà, anche se non necessario.

Questa scelta avrebbe garantito loro un sostentamento e un’opportunità formativa, oltre a potenzialmente creare una futura attrazione turistica per la città.

Alcuni suggeriscono anche motivazioni religiose, ipotizzando che Williamson facesse parte di una setta che imponeva la costruzione dei tunnel per fini salvifici.

Nonostante le teorie e le congetture, i Tunnel di Williamson rimangono un enigma affascinante nel sottosuolo di Liverpool.

La città continua a investigare e a scoprire nuovi frammenti di questa straordinaria rete di condotti, che rappresenta un intrigante capitolo nella sua storia.

USO SUCCESSIVO DEI ‘TUNNEL


Dopo la morte di Williamson, tutti i lavori di scavo si interruppero e nel 1857 l’affitto tornò alla West Derby Waste Lands Commission.

Nel 1867, il Liverpool Corporation costruì delle stalle per 50 cavalli per il suo dipartimento di pulizia stradale.

A volte gli scavi si rivelarono problematici per il Consiglio comunale di Liverpool, riempiendosi spesso di acqua putrida. Al fine di alleviare questa situazione, e probabilmente perché si trovavano in una posizione comoda, molti dei “tunnel” furono riempiti di detriti provenienti dalla demolizione.

Negli anni successivi, il complesso fu occupato dai dipartimenti di pulizia e ingegneria civile di Liverpool, e alcuni dei “tunnel” furono utilizzati come deposito.

Nel 1968 il Liverpool Corporation lasciò il sito e alcuni edifici furono demoliti.

Nel 2002 fu inaugurato il Williamson Tunnels Heritage Centre per preservare parte del complesso, offrire al pubblico l’opportunità di visitarlo e promuovere ulteriori ricerche.

CONCLUSIONE


A Edge Hill, Liverpool, sono noti una serie di “tunnel” di Williamson.

L’uso di un GIS retrospettivo per analizzare il contesto spaziale degli scavi ha fornito una nuova prospettiva al dibattito sul loro scopo.

Inoltre, la considerazione delle caratteristiche geologiche della pietra e delle escavazioni ha indicato che il loro scopo era principalmente parte di un redditizio settore estrattivo di pietra per fornire un mercato urbano esigente.

Gran parte della letteratura pubblicata ha suggerito che siano stati costruiti per qualche forma di filantropia eccentrica a beneficio dei veterani disoccupati e congedati della guerra napoleonica.

In quel periodo, questi uomini erano indubbiamente una fonte di manodopera qualificata.


Tuttavia, i “tunnel” non sono veri e propri “tunnel” nel senso di condotti scavati nella roccia di arenaria.

Oggi hanno l’aspetto di fessure nella roccia di base con tetti ad arco costruiti in arenaria e/o mattoni.

Le prove provenienti dagli scavi odierni, così come le fonti ausiliarie, indicano che venivano rilasciate pietre da costruzione invece di estrarre la roccia.

Esisteva un mercato pronto e redditizio proprio dietro l’angolo del sito.

Fonte: https://www.storiachepassione.it/una-rete-di-condotti-misteriosi-nella-liverpool-sotterranea-cosa-sono-i-tunnel-di-williamson/

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