Approfondimenti scientifici e condivisione di esperienze durante il diciassettesimo corso organizzato in collaborazione con la Società Speleologica Italiana
Le Grotte di Falvaterra (FR) si preparano ad accogliere un nuovo corso di formazione dedicato alle guide in grotta, il diciassettesimo della serie.
L’evento, organizzato in collaborazione con la Società Speleologica Italiana ETS, si svolgerà dal 23 al 25 novembre e offrirà ai partecipanti l’opportunità di visitare alcune delle grotte più suggestive del Lazio, approfondire temi scientifici e acquisire nuove competenze comunicative.
Durante il corso di formazione, oltre alle visite guidate alle grotte, saranno affrontati temi scientifici e saranno forniti strumenti per una corretta divulgazione delle informazioni al pubblico.
Inoltre, momenti di confronto e convivialità permetteranno ai partecipanti di scambiarsi esperienze e conoscenze, promuovendo una maggiore consapevolezza e professionalità nel settore delle visite guidate alle grotte turistiche.
L’obiettivo finale del corso è quello di contribuire a una gestione consapevole delle grotte turistiche, garantendo la loro tutela e promuovendo una divulgazione corretta e responsabile delle informazioni, al fine di preservare l’unicità e la bellezza di questi meravigliosi ambienti naturali.
Il corso si propone di rispondere alla domanda “Le grotte turistiche non sono tutte uguali, cosa fa la differenza?”
Tutte le grotte, turistiche o no, condividono una caratteristica peculiare: sono ambienti straordinari ed eccezionali che richiedono rispetto, tutela, salvaguardia e un’adeguata diffusione delle conoscenze al pubblico.
Secondo La Scintilena, la differenza tra queste grotte risiede nella educazione e nella sensibilità dei gestori.
I gestori della Grotta turistica di Falvaterra sono un ottimo esempio di persone che comprendono il valore del bene che gli è stato concesso.
Giuseppe Rinna è encomiabile nell’ attenzione alla tutela delle grotte, organizzando addirittura delle giornate di pulizia del fiume sotterraneo in stretta collaborazione con gli speleologi.
La grotta turistica di Falvaterra deve essere di esempio per tutti per il giusto equilibrio tra sfruttamento turistico, attenzione al delicato ambiente e valorizzazione dello scrigno naturalistico a disposizione, a differenza di molti gestori che purtroppo sfruttano la visibilità offerta dalle grotte per proporre iniziative eticamente sbagliate, moralmente inaccettabili, che niente hanno a che vedere con lo scopo di una grotta turistica che deve essere quello di avvicinare il pubblico all’ambiente sotterraneo con rispetto e attenzione rivolta all’ambiente naturale.
Per esempio, l’iniziativa ‘Calici in grotta’ che si è svolta in questi giorni all’interno delle Grotte di Stiffe è stata segnalata a Scintilena da numerosi speleologi di diverse parti d’Italia, segno che la coscienza ambientalista finalmente rivolge l’attenzione anche verso certi comportamenti sbagliati.
Si spera che i rappresentanti della Società Speleologica Italiana approfittino di questi incontri per evidenziare certe derive negative e invitino i gestori delle Grotte Turistiche a riservare alle grotte il rispetto che meritano.
Per non parlare di altre grotte turistiche ridotte a teatrino con spettacoli di musica, luci e suoni.