Resti di Neanderthal predati dalle iene alla Grotta Guattari

Una scoperta scientifica ha svelato il mistero dei resti di nove individui Neanderthal trovati nella Grotta Guattari a San Felice Circeo

Secondo gli scienziati, la grotta era la tana delle iene che portavano a casa i risultati della caccia, per mangiarli comodamente.

I resti dei Neanderthal rinvenuti all’interno della grotta sono stati probabilmente portati lì proprio dalle iene, che dopo averli predati li portavano nella tana per mangiarli comodamente.

Questa teoria è stata confermata dalle tracce dei denti lasciate su un femore umano, che presenta segni di rosicchiamento.

Stando a quanto ipotizzato, la Grotta Guattari era un luogo troppo buio e umido per essere preso in considerazione dai primitivi come rifugio, che preferivano stabilirsi e svolgere le proprie attività all’esterno.

Questa nuova scoperta potrebbe anche svelare il mistero dei fori presenti sui crani ritrovati all’interno della grotta, che si era ipotizzato fossero il risultato di alcuni rituali.

Gli scienziati hanno utilizzato varie tecnologie sofisticate, tra cui la datazione al carbonio, per determinare l’età dei resti Neanderthal trovati nella Grotta Guattari.

I risultati hanno indicato che i resti risalgono a circa 60.000 anni fa, il che suggerisce che la grotta fosse già un luogo di attività umana in quel periodo.

Questi segni offrono un’ulteriore prova della vita complessa e dinamica dei Neanderthal e della loro interazione con l’ambiente circostante.

La Grotta Guattari è solo uno dei molti siti archeologici in Italia che hanno rivelato resti di Neanderthal e altre prove della presenza umana nel passato remoto.

La ricerca scientifica continua a fornire nuovi dettagli sulla vita dei nostri antichi parenti umani e sulla loro evoluzione, offrendo una finestra sul passato che ci aiuta a capire meglio noi stessi e il mondo in cui viviamo oggi.

Fonte: https://www.fanpage.it/roma/grotta-guattari-al-circeo-svelato-il-mistero-gli-uomini-di-neanderthal-furono-uccisi-dalle-iene/