Vedere il centro della terra è sempre stato il grande sogno degli uomini, sogno rappresentato dal classico romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della terra”, ma gli scienziato hanno trovato un sistema per “vedere” il centro, studiandone la massa e seguendo le sue fluttuazioni nello spazio liquido.
Conoscere questi dati è importante per capire la dinamica dell’attività vulcanica dei terremoti, delle variazioni del livello del mare e anche come sta rispondendo la terra al ritiro dei ghiacci dovuto alla fine dell’ultima glaciazione.
L’esattezza della valutazione dei movimenti e delle variazioni di posizione del centro della terra è incerta, ma probabilmente lo spostamento varia dai 2 ai 5 millimetri all’anno.
Donald Argus del Jet Propulsion Laboratory della Nasa di Pasadena ha sviluppato la nuova tecnica, valutando la posizione del centro della terra con un margine di errore di un millimetro.
Il centro della terra è stato determinato sostanzialmente usando 4 sistemi di valutazione.
In genere esistono “due” centri della terra, uno che tiene conto delle masse solide, e un altro che tiene conto anche delle masse liquide, dell’acqua e delle calotte glaciali.
Negli ultimi anni sono state fatte diverse valutazioni che discostano di alcuni millimetri una dall’altra, e gli scienziati non sono per questo soddisfatti perchè significa che il sistema non è così preciso. Il problema è che la terra è in continuo movimento e trasformazione per fenomeni dovuti ai cambiamenti climatici alle forze tettoniche e, aggiungo io, alle forze gravitazionali.
Il fatto che la temperatura globale del pianeta si stia innalzando è supportato dal fatto che il livello del mare si sta innalzando, segno dello scongelamento dei ghiacci dei poli e della Groenlandia, ma negli ultimi anni l’aumento del livello del mare sta avvenendo più rapidamente, circa 3 millimetri all’anno.
Non ho capito come fanno, ma secondo gli scienziati riuscire a determinare la posizione esatta del centro della terra aiuterà a misurare la crescita del livello del mare.
I calcoli vengono realizzati prendendo in esame i dati ricevuti dai sistemi di telerilevamento GPS controllando la posizione di punti noti, delle vere e proprie stazioni geodetiche. Attraverso questi dati si possono controllare anche con molta precisione i movimenti delle placche continentali, la velocità di scorrimento delle faglie e quindi riuscire forse un giorno a capire qualcosa in più riguardo la previsione dei terremoti.
Maggiori informazioni su questi sistemi sono disponibili sul sito della NASA: http://www.earth.nasa.gov/history/lageos/lageos.html .
Questa notizia è stata liberamente tradotta da Andrea Scatolini, l’originale è pubblicata, in inglese, sul sito Science Daily

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