E’ con profondo dispiacere che riporto la triste notizia della morte di Giulio Cappa.
La mia fortuna è stata quella di averlo conosciuto già all’inizio della mia carriera speleologica durante uno dei tanti incontri sulle cavità artificiali, disciplina che Giulio tra i primi ha plasmato e portato avanti per tanti anni, con esplorazioni, competenza, passione, pubblicazioni, ricerche, studi, con la realizzazione del catasto nazionale delle cavità artificiali.
La Speleologia Italiana perde un grande personaggio, un Signore (quel signore piccolo, un pò piegato, con il cappello grigio a quadri che molti avranno visto ai raduni sottobraccio con sua moglie) che con grande dignità esponeva i suoi lavori, tantissimi, prima delle sue idee, disponibile all’ascolto e al confronto, anche con me giovanissimo inesperto speleologo di provincia.
Ad Alberta ed Emanuele vanno il mio abbraccio, insieme a quello degli speleologi narnesi, della Commissione Cavità Artificiali SSI, della Società Speleologica Italiana e di quanti lo hanno conosciuto.
Con profonda ammirazione
Andrea Scatolini, speleologo