Giornata mondiale della biodiversità 

La Società Speleologica Italiana presentaNiphargus

Il “gamberetto splendente” eletto Animale di Grotta 2023

Con le sue 425 specie in tutta Europa, il suo ruolo ecologico fondamentale per la conservazione degli ecosistemi sotterranei e il potenziale di ricostruire il passato del nostro pianeta, il Niphargus è l’Animale di Grotta 2023, la campagna di sensibilizzazione che ogni anno la Società Speleologica Italiana ETS lancia per celebrare la Giornata Mondiale della biodiversità. Eventi ed esposizioni in tutta Italia per far comprendere al grande pubblico l’importanza della tutela degli ecosistemi sotterranei.

Bologna, 22 maggio 2023 – La Società Speleologica Italiana ETS (SSI ETS) partecipa anche quest’anno alla Giornata Mondiale per la Biodiversità 2023 con la campagna “Animale di Grotta”, puntando i riflettori sul Niphargus. Il piccolo crostaceo stigobio (vive in ambiente acquatico prevalentemente sotterraneo o cavernicolo) che conta 425 specie diverse e ha una funzione ecologica importantissima per la conservazione degli ecosistemi sotterranei e per lo studio del passato del nostro pianeta, dallo scorso weekend è divento il protagonista di una serie di eventi, esposizioni, visite guidate, workshop e laboratori per ragazzi in diverse città, grotte turistiche, parchi naturali e musei italiani, da Trieste al Salento, passando per il Lazio e la Sardegna.

“Nonostante la loro importanza, le acque sotterranee sono tra gli ecosistemi meno esplorati, anche perché il campionamento è logisticamente impegnativo, soprattutto per ciò che concerne le falde profonde”, spiega Ferdinando Didonna, speleologo e coordinatore della campagna italiana sull’animale di grotta, “la scelta quest’anno è caduta sul genere Niphargus proprio per porre l’attenzione sulla estrema necessità della tutela della vita nelle acque sotterranee e nelle grotte, in quanto legata alla gestione sostenibile degli ecosistemi urbani, agricoli e forestali che sono strettamente interconnessi con gli acquiferi carsici”. Oltre agli eventi in presenza e online che impegnano speleologi e biospeleologi in tutta Italia, per stimolare la curiosità di giovani e adulti, l’SSI ETS ha anche creato puzzle, giochi enigmistici ed educativi sul piccolo crostaceo “splendente come la neve”, con cui ci si può divertire accedendo dal sito speleo.it.

La Giornata Internazionale della Biodiversità e le acque sotterranee

La Giornata della Biodiversità è stata istituita dall’ONU nel 2000, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della biodiversità, della conservazione della varietà delle forme di vita che popolano il nostro pianeta, e sull’uso sostenibile delle risorse naturali. Si celebra ogni anno il 22 maggio, in occasione dell’anniversario della firma della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), un trattato internazionale firmato nel 1992 durante il Summit della Terra di Rio de Janeiro.

La distruzione degli habitat e la conseguente perdita di specie è diventata una delle maggiori minacce ambientali a livello globale, dunque per quest’anno l’ONU ha scelto come slogan “Dall’accordo all’azione: ricostruiamo la biodiversità”.

“Sebbene la Convenzione di Rio abbia avuto il merito di richiamare l’attenzione sulla graduale e inarrestabile perdita di biodiversità, quella degli organismi che vivono in ambienti cavernicoli è stata ampiamente ignorata. Eppure, le acque sotterranee e soprattutto quelle delle grotte ospitano un numero sorprendente di specie relitte”, spiega Fabio Stoch, speleologo e biospeleologo del laboratorio di Biologia Evoluzionistica & Ecologia dell’Università libera di Bruxelles, “gli organismi che popolano le acque sotterranee e in particolare il Niphargus, il genere più ricco di specie, sono uno dei patrimoni più preziosi della Terra. Essi forniscono prove di eventi remoti, come la deriva dei continenti, la crisi di salinità del Mediterraneo, le regressioni e le trasgressioni marine che si sono verificate nel corso delle ere geologiche e delle estese glaciazioni del Quaternario. Ognuno di questi eventi ha lasciato tracce biologiche che, studiando proprio i piccoli Niphargus, la biologia molecolare tenta oggi di svelare”.

ANIMALE DI GROTTA 2023 –Niphargus, il gamberetto “splendente come la neve”

Niphargus – Foto Enrico Lana

Niphargus è un genere di piccoli crostacei, dall’aspetto simile a quello dei gamberetti, che vivono prevalentemente in grotte, sorgenti e falde acquifere. Il suo nome deriva dal greco e significa “splendente come la neve”, per indicare l’aspetto che hanno questi organismi bianchi alla luce del microscopio. Con oltre 425 specie descritte in Europa (dalla Penisola Iberica fino alla Gran Bretagna a Nord e a oriente i massicci montuosi dell’Iran), Niphargus è il genere di anfipodi più ricco di specie al mondo.

Questi anfipodi possono avere dimensioni che variano da 3 a oltre 40 mm e hanno una incredibile capacità adattativa, tanto che riescono a vivere in acque a basso contenuto di ossigeno e nutrienti, e a colonizzare tutte le acque sotterranee, dalle piccole vaschette di stillicidio ai sifoni, ma anche anse di torrenti e laghi. In Italia vi sono oltre un centinaio di specie note o in corso di descrizione e ogni anno numerose altre vengono scoperte grazie ai progressi della biologia molecolare, rendendo la nostra penisola, insieme all’area balcanica, uno dei centri di maggiore biodiversità per questo genere.

Il Niphargus svolge un ruolo ecologico importantissimo

Niphargus Foto Enrico Lana

Gli anfipodi del genere Niphargus ricoprono un ruolo ecologico fondamentale nelle grotte e nelle acque sotterranee. Costituiscono un importante anello della catena alimentare per il riciclo della sostanza organica, poiché oltre ad essere attivamente predatori di altre specie, sono anche saprofagi, si nutrono di sostanza organica in decomposizione, organismi di altre specie (acquatici o caduti nell’acqua), patine fungine e detriti organici.

A seconda delle specie, i niphargidi possono essere indicatori di acque pulite o, al contrario, essere molto resistenti all’inquinamento; numerosi sono, infatti, gli studi di ecotossicologia e fisiologia che li riguardano. In genere, in acque pulite, si può trovare una comunità di Niphargus ricca e diversificata, mentre nelle acque inquinate, ammesso che sia presente, prevale una sola specie tollerante.

Di recente i ricercatori hanno iniziato a utilizzare questi organismi come “traccianti biologici” al fine di verificare la compartimentazione o la continuità degli acquiferi, in particolare nei sistemi carsici.