La Grotte De La Falconnette, situata sul Massif du Bas-Bugey, era già conosciuta dagli speleologi francesi come la più estesa del dipartimento dell’Ain, con i suoi già ragguardevoli 8 km di sviluppo.
Una serie di passaggi allagati, strettoie e sifoni hanno permesso di scoprire nuovi ambienti con un lavoro esplorativo titanico, che con giunzioni successive con altre grotte esistenti ha portato lo sviluppo a 22 chilometri. E non finisce qui…
Per oltre 25 anni, i membri del gruppo speleologico Hauteville-Lompnes (GSHL) hanno lavorato nel sistema di grotte nei comuni di Ordonnaz e La Burbanche.
“Era già la grotta più grande del dipartimento, con uno sviluppo di dieci chilometri e quattro ingressi, ma sapevamo che la montagna non aveva svelato tutti i suoi segreti. Da agosto a novembre 2017, il gruppo ha deciso di esplorare le gallerie allagate, in particolare una con cinque sifoni in successione”, afferma Bruno Hugon, presidente del gruppo speleologico.
Una cavità notevole con i suoi volumi importanti
Un’opera titanica, dove era necessario srotolare 600 metri di tubi per svuotare e pompare in maniera coordinata l’acqua per attivare i sifoni e continuare l’esplorazione al di la della zona allagata dove si sentiva una notevole corrente d’aria.
Una esplorazione cominciata negli anni ’90 finalmente ha regalato 24 km (in alcune fonti dicono 22 km) di sviluppo per questa grotta.