Dal mese di Novembre 2014 è partito a pieni giri su facebook un gruppo dal nome inequivocabile: “Speleo Foto Italia” e anche il link è già molto emblematico: https://www.facebook.com/grotteitaliane

Tra il serio e il faceto ai primi di dicembre è stato lanciato un contest interno con il tema “Acque Sotterranee” che ha visto la partecipazione di numerosi speleologi fotografi; la foto che si è aggiudicata il maggior numero di “mi piace” di facebook è stata questa e come premio si aggiudica la posizione di “immagine di copertina” della pagina facebook di Speleo Foto Italia.


Risorgenza di Su Gologone, la finestra a -40
Autore: Attilio Eusebio

Complimenti ad Attilio Eusebio e grazie a tutti i partecipanti!

Qui trovate tutti i fotografi e tutte le foto partecipanti al contest “acque sotterranee”:
https://www.facebook.com/events/1405250179720480/

Dopo la pausa natalizia prepareremo il prossimo contest che si svolgerà a Gennaio e avrà come tema: “Sezioni” quindi durante le vacanze il compito è quello di approfittare delle uscite in grotta per porre l’attenzione sulle sezioni delle cavità che esplorate e percorrete, perchè anche la sezione racconta la storia di una parte di quella grotta: frane, riempimenti, condotte, approfondimenti, faglie, ringiovanimenti, canali di volta…

Il gruppo Speleo Foto Italia dovrebbe raccogliere fotografi speleo cercando di aiutarli a migliorarsi e a ragionare sulle grotte e sulla speleologia. Il contest non è una gara contro qualcun altro, ma è uno stimolo a migliorare se stessi, a mettersi in gioco, a provare a cimentarsi in cose anche difficili.

Questo era il regolamento del contest appena concluso:
Il tema di questo primo “Contest Copertina” è:
“Acque Sotterranee”
Impetuose, ferme, sospese, raccolte in vaschette, scure e misteriose, spumeggianti, le acque sotterranee sono uno dei componenti principali nel processo carsico. E’ all’acqua sotterranea che dedichiamo questa prima gara interna. Acqua fonte di vita, acqua fonte di creazione ed evoluzione continua delle forme del pianeta.
Vi invitiamo a raccontare attraverso immagini dell’Acqua che Berremo, dell’idrologia dei massicci carsici, dei campionamenti, dei tracciamenti, delle esplorazioni speleosubacquee, dei grandi e piccoli fiumi delle nostre grotte italiane, di gocce, di laghi neri, dei fiumi della notte.
Inizio: 28/11/2014
Fine: 20 dicembre 2014 a mezzanotte
Regolamento:
– massimo 3 foto ciascuno;
– si vota da subito senza limite di voti, fino alla mezzanotte del 20 Dicembre a mezzanotte;
– ogni “Mi piace” è 1 voto (possono votare solo gli speleologi iscritti al gruppo “Speleo Foto Italia”)
– foto anche vecchie ma non tanto rovinate e non usate in altri contest di Speleo Foto Italia;
– non ci si può autovotare.
-non create cartelle con foto, ma postate singole foto
Premi: Il vincitore del contest avrà l’onore di vedere la sua foto nell’immagine di copertina della pagina.
Buon divertimento, mettetevi in gioco!!!!!!!

Se votare la foto migliore è stato facile, il difficile è capire perchè una foto risulta più bella di un’altra e credo che ogni fotografo si sarà fatto prima o poi, sicuramente abbastanza presto, questa domanda.

Di seguito, per chi ha voglia di leggerlo, ho analizzato vari aspetti di questa fotografia, con la speranza che da queste considerazioni prenda il via una discussione sulle difficolta realizzative, sulle accortezze e sui piccoli consigli e trucchi utile a chi si accinge a fotografare in grotta.

Contest Immagine di Copertina – “Acque Sotterranee”
La foto che ha totalizzato più “mi piace di facebook” è questa di Attilio Eusebio “Risorgenza di Su Gologone, la finestra a -40”

Il “Mi Piace” di facebook colpisce ancora
Questa foto ha totalizzato 52 “mi piace”. Il tema, in una pagina di fotografia speleo, era “Acque Sotterranee” ed è stata quella che ha ottento il maggior numero di “mi piace”.
Il dato dei like di facebook è inequivocabile e indiscutibile: è quella che ne ha presi di più e come premio la foto diventa foto di copertina della pagina, ma questa pagina tratta di fotografia, quindi vorrei aprire un thread sull’analisi di questa foto, chiedendo “cosa vi è piaciuto” per votarla.
Il fatto di trovarci a condividere immagini mi spinge anche a confrontarle e a discutere su come ottenerle, quali sono i punti di forza di una immagine e soprattutto come posso migliorare le mie fotografie osservando quelle degli altri.
Andiamo con ordine:
La foto subacquea introduce delle difficoltà notevoli rispetto a quella che è la normale fotografia.
Tecnica:
Il soggetto è ben illuminato da due fonti luminose distinte (sembrerebbero una a destra e una a sinistra) posizionate davanti al soggetto. Una ulteriore luce posta alle spalle del soggetto messa in controluce avrebbe definito meglio i contorni superiori della figura, ma secondo me nelle foto in grotta l’illuminazione è sempre molto soggettiva e può essere anche una scelta del fortografo quella di non illuminare bene tutta la scena in quanto in grotta, si sa, è buio e annullando il buio rischiamo di perdere uno degli aspetti fondamentali dell’ambiente.
La luce radente ha messo in evidenza la texture della roccia enfatizzando ogni sporgenza e asperità. La messa a fuoco è perfetta. Non c’è mosso.
La tinta di fondo verde/azzurra caratterizza comunque l’ambiente subacqueo.
L’istogramma è ottimo in quanto non presenta praticamente mai zone di nero assoluto ne di bianco bruciato, quindi il dosaggio delle luci e la scelta della coppia apertura/tempi è stata eccezionale.
La riduzione in jpg e la compressione introdotta nel file da facebook non permettono un esame accurato di nessuna fotografia pubblicata su questa piattaforma, ma è evidente l’assenza di rumore anche addirittura nelle zone molto in ombra alle spalle del soggetto.
La foto presenta un buon contrasto di luce, e soprattutto un ottimo contrasto di colore tra i rossi dell’abbigliamento del sub e i toni verdi delle rocce circostanti, generando un forte impatto cromatico in cui spicca la figura del soggetto. L’essenzialità dell’immagine propone anche un ottimo contrasto di forme che ancora una volta danno risalto al soggetto.

Attinenza al tema:
La foto è fortemente caratterizzata dall’ambiente: un sub nell’acqua, ma dalla sola fotografia non capisco se ci troviamo dentro una grotta. Il tema “acque sotterranee” quindi dalla sola immagine va a perdersi perchè il sub è il soggetto, ma da pochi suggerimenti riesco a capire che si tratta di una grotta e il tema delle acque sotterranee non risalta nell’immagine.
La didascalia aggiunta alla foto invece raggiunge pienamente il tema: Su Gologone per chi sa anche poco della speleologia sarda, rappresenta una fonte inesauribile di studi e ricerche proprio per l’acqua e lo studio degli acquiferi carsici, della circolazione ipogea, per le esplorazioni che vengono svolte e per l’impatto anche mediatico che questa acqua sotterranea ha nella società sarda in un territorio dove di acqua ce n’è davvero poca.

Aspetto formale:
Spazio bidimensionale
Il soggetto è inserito al centro dell’immagine che con due bande laterali chiare ed una scura centrale risponde formalmente alla divisione in tre parti dello spazio, ma l’effetto è estremamente statico.
L’occhio va subito sul soggetto, centrale, sul suo sguardo concentrato, per poi dirigersi sul corpo del sub e andare poi a destra e a sinistra sulle rocce dove mancano altri elementi su cui soffermarsi; dopo aver analizzato le zone luminose lo sguardo va nelle zone buie a cercare ulteriori dettagli. Le braccia allargate fungono da linee guida che concentrano l’attenzione ancora una volta sul volto e le rocce costituiscono le quinte che incorniciano la scena.
Spazio tridimensionale
Lo spazio tridimensionale non è raccontato, la foto si sviluppa su un unico piano e risulta piatta, anche se il sub al di la della finestra si sta affacciando su una porzione di spazio tra il soggetto e il fotografo, mettendo in relazione un “dietro” e un “davanti”

Narrazione, Tempo e Spazio:
Il sub sta entrando in uno spazio nuovo, i suoi occhi ci invitano a pensare che stia osservando un nuovo spazio di fronte a lui e ci porta a chiederci cosa ci sarà li; la sua sagola non è svolta e non sta seguendo altre sagole già posate quindi il momento sembrerebbe quello di una nuova esplorazione, di un nuovo ambiente che andrà presumibilmente a rilevare. La posizione del corpo è proprio quella di qualcuno che si affaccia da una finestra e studia la scena prima di entrarvi.
La foto racconta l’istante, si volge nel momento stesso e non ci racconta molto altro ne su quello che è successo prima, ne su quello che succederà dopo quindi si svolge in un tempo presente.

Gerarchie:
Il soggetto assoluto è il sub che domina l’intera scena grazie alla sua posizione centrale nell’immagine, al contrasto cromatico e alla riquadratura della sua figura tra le due porzioni di roccia laterale, anche se la sua figura non occupa la maggiorparte dello spazio.

Valore allegorico:
Questa fotografia con la sua didascalia assume un alto valore in quanto documenta una risorgenza carsica molto importante per la speleologia sarda e nazionale, inoltre in questo momento la speleologia subacquea sta portando il limite dell’esplorazione molto più avanti aprendo scenari nuovi all’attività di ricerca classica.

Watermark:
La cosa che più salta all’occhio è la firma, in quanto l’immagine è fortemente caratterizzata dalla firma dell’autore, con un carattere per niente adatto a comparire in una immagine, in quanto è molto complesso e decisamente estraneo al contesto. Il tipo di carattere usato sarebbe stato più consono ad una foto ambientata in un paesaggio western, o magari all’interno di un pub irlandese, qui invece campeggia bella evidente sull’immagine, a voler ribadire la proprietà intellettuale dell’autore. La firma è stata inserita in un punto dell’immagine dove non ci sono particolari dettagli in evidenza è può essere eliminarta facilmente in 5 minuti con il timbro clone, quindi in questo caso l’inserimento della firma non protegge del tutto dall’utilizzo improprio e danneggia il valore dell’immagine in se stessa.

Ultima considerazione sui Mi piace di facebook:
Il valore dei mi piace ottenuti con facebook dipende da molti fattori, sicuramente alcuni trattati qui in questa analisi della fotografia rappresentata, ma altri fattori incidono notevolmente su quanti “mi piace” possono essere ottenuti, e qui contano il numero degli amici che si hanno su facebook, la pagina in cui la foto viene pubblicata, il far parte o meno di una comunità fortemente caratterizzata da un’interesse comune, il farsi pubblicità inviando messaggi personali ad amici e conoscenti “mi metti mi piace su questa foto che sto partecipando ad un concorso?” ed atre tecniche più o meno lecite.
Dare priorità ai “mi piace” di facebook in un concorso con premi di valore è assolutamente sbagliato in quanto vengono introdotte pratiche di gruppo che falsano ogni tipo di risultato. Consigliamo a chi sta organizzando veri concorsi fotografici di non prendere in considerazione in nessun modo i “mi piace” di facebook per attribuire premi.

Andrea Scatolini

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