Il team Su Molente Cave Project conclude con successo la prima fase della stagione esplorativa 2024

La Sardegna, terra di misteri e bellezze naturali, si rivela ancora una volta un luogo di scoperte senza fine.

Il team Su Molente Cave Project ha recentemente concluso il primo campo esplorativo speleo subacqueo all’interno della grotta di Su Molente, segnando un momento significativo per la ricerca e l’esplorazione sotterranea nell’isola.

Dopo due anni di attesa, causati da condizioni meteorologiche avverse che avevano impedito la progressione dei sub, il team ha potuto riprendere le operazioni grazie a un clima finalmente favorevole.

La missione, iniziata giovedì 20 giugno e terminata domenica 23, ha visto gli speleosub impegnati in un’ardua esplorazione che li ha portati a circa 2.8 km dall’ingresso della grotta, a una profondità di -30 metri.

Il lavoro di preparazione è stato meticoloso: già domenica 16 giugno, Roberto e Michele hanno effettuato un’immersione per trasportare attrezzature, bombole e scooter nei tratti asciutti del collettore a valle.

Questo sforzo preliminare ha facilitato il compito degli speleosub del weekend successivo, tra cui Mira e Martin, provenienti dalla Slovacchia, che hanno proseguito il lavoro di bonifica e riparazione delle sagole guida.

Nonostante un contrattempo con uno dei rebreather, che ha impedito a Mira e Martin di completare il loro incarico, il team non si è lasciato scoraggiare. Venerdì sera, Roberto e Sergio, accompagnati da altri membri del gruppo, hanno iniziato l’immersione con l’obiettivo di allestire un campo base avanzato. Tuttavia, a causa di inconvenienti tecnici e stanchezza, hanno dovuto adattarsi e stabilire il campo in un tratto alternativo.

Il giorno seguente, il team ha intrapreso il lungo viaggio verso valle, superando sifoni e laghi sotterranei, fino a raggiungere la spiaggia della Pelosa.

Qui, dopo una breve pausa, hanno affrontato il lungo sifone terminale di circa 800 metri, riparando le sagole rotte lungo il percorso.

La scoperta più rilevante è stata che la grotta non continua in profondità oltre i -30 metri come temuto, ma risale a quote più gestibili, offrendo nuove possibilità per il proseguo dell’esplorazione.

Questo risultato apre la strada a future esplorazioni che potrebbero rivelare ulteriori condotte con zone asciutte.

La spedizione si è conclusa con successo, nonostante i numerosi intoppi, grazie all’impegno e alla dedizione del team.

La grotta di Su Molente continua a sorprendere e a offrire nuove prospettive per la comprensione del sottosuolo sardo.

Il team Su Molente Cave Project ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della spedizione e si prepara già per le prossime avventure esplorative.

Con questo spirito di scoperta e collaborazione, la Sardegna conferma il suo ruolo di protagonista nel panorama delle esplorazioni speleo subacquee, promettendo nuove emozionanti scoperte nel cuore della sua terra.

Alla prossima esplorazione, sotto le stelle e intorno al fuoco, tra nuovi e vecchi amici, tutti uniti dalla passione per l’avventura e la conoscenza.

Fonte e articolo originale con foto su Facebook: https://www.facebook.com/share/JhnM7CuXbPuwHaJ7/?mibextid=WC7FNe

Testo originale apparso su Facebook:

Nuova stagione esplorativa 2024

Si appena concluso il primo campo esplorativo speleo subacqueo all’interno della grotta di Su Molente, che ha visto il team Su Molente Cave Project impegnato da giovedì 20 a domenica 23 giugno
Dopo due anni di attesa che ci vedeva fermi nel collettore verso valle a circa 2.8km dall’ingresso a -30m di profondità, dopo le piene disastrose dello scorso anno che avevano distrutto molte delle sagole guida impedendo la progressione dei sub, finalmente il meteo è stato favorevole, niente piogge prima dell’immersione, e niente piene impetuose del rio Codula di Luna durante l’inverno appena passato.

Domenica 16 giugno Roberto e Michele hanno effettuato un immersione per il trasporto delle numerose attrezzature, bombole e scooter nei tratti asciutti del collettore a valle fino al solito “Isolotto” alla partenza di S1 ( 220m -22m) per facilitare il lavoro agli speleo sub del weekend successivo.
Giovedì 20 sono entrati in azione Mira e Martin speleo sub del team provenienti della Slovacchia con il compito di proseguire il lavoro di bonifica e riparazione sagole interrotto lo scorso anno
Purtroppo mentre progredivano nel primo sifone a valle hanno avuto un problema ad uno dei rebreather che li ha costretti a desistere nel proseguo dell’immersione. Il loro incarico principale era quello di continuare nella riparazione delle sagole nelle parti terminali del sifone finale e cercare di andare avanti nell’esplorazione, in modo da facilitare il lavoro di prosecuzione esplorativa a Roberto e Sergio.

Venerdì sera Roberto e Sergio entrano in grotta verso le 17.30 in ritardo rispetto ai tempi prestabiliti accompagnati da Gigi, Giampaolo, e Davide e altri tre ragazzi del gruppo degli Slovacchi.
Dopo i preparativi di rito dell’assemblaggio attrezzature Roberto e Sergio iniziano l’immersione intorno alle ore 20/20.30
Il piano prevedeva di allestire un campo base avanzato alla spiaggia della Pelosa a circa 1800m dall’ingresso grotta, ultima zona asciutta prima del lungo sifone terminale (800m) per proseguire il giorno seguente belli riposati con l’immersione. Purtroppo non riescono a raggiungere per inconvenienti tecnici e per la stanchezza la zona asciutta della “Pelosa”. Visto l’ora tarda decidono di allestire il campo in un piccolo tratto di una galleria fossile sopra il collettore principale poco prima del solito “Isolotto”.
L’indomani smontano il campo e alle ore 11.00 iniziano il lungo viaggio verso valle.

Superano il primo sifone di 220m e raggiungono il breve tratto aereo la “Perla Nera”, nuovo trasbordo di attrezzature, avanti e indietro.
Superano il successivo 2° sifone di 70m e il lago successivo, attraversano il 3° sifone di 200m fino al lago della “Grande Piramide” e si immergono nel 4° sifone di 220m per sbucare finalmente nella spiaggia della Pelosa, sono le ore 12.00
Qui fanno una pausa di riposo per un breve ristoro, e alle 12.40 partono per affrontare il lungo sifone terminale di circa 800m.
A 600m di progressione trovano le prime sagole rotte e poi ancora più avanti, e poi ancora ! Con pazienza rattoppano il tutto impiegando circa un’ora…
Finalmente dopo l’ultimo rattoppo si trovano come d’incanto nelle parti profonde a -30m esplorate da Roberto e Giampiero due anni fa!!

Roberto: sono incredulo ma contento che siamo riusciti a raggiungere questo punto! Seguo la sagola integra, tutto sembra più grande per via delle forti luci che oggi per fortuna funzionano e faccio fatica a riconoscere gli ambienti !
Raggiungiamo il punto terminale nella grande condotta orizzontale a -27m e via partiamo verso l’ignoto, siamo più di un’ora in immersione. Svolgo sagola nuova di pacca, fissando bene su ancoraggi solidi e per brevi tratti pensando alle future piene. Dopo alcuni metri la galleria inizia a salire, si riduce leggermente di dimensioni la volta si abbassa ma mantenendo sempre una larghezza tra i 4/5m, si infila in salita in una galleria con il fondo di ciottolame, continua a salire e dopo pochi metri sbuca in un’altra condotta più grande. Continuiamo a sagolare e arriviamo a un bivio, condotta a sinistra discendente con piccolo salto, e condotta a destra più grande che orizzonta lizza e sembra essere la via principale e a naso pare puntare verso sud. Raggiungo la parete opposta e fisso la sagola a -10m di profondità, controllo l’orologio sono le 13.50, abbiamo sforato nei tempi prestabiliti, e siamo quasi al limite della sicurezza aria nelle nostre bombole, faccio segno a Sergio di rientrare, che rassegnato ma non convinto mi segue.
Mettiamo gli scooter a manetta e in 25′ e dopo quasi due ore di immersione siamo nuovamente alla spiaggia della Pelosa. Infreddoliti ma contenti per il risultato, ci rilassiamo un po’ e buttiamo giù qualche bustina di schifosissimo energizzante.
Ripartiamo e ripercorriamo a ritroso tutti i tratti sommersi raggiungendo finalmente il collettore alle 16.30.
Subito dopo arrivano finalmente due ragazzi del gruppo di Karol per darci una mano. Iniziamo il lungo cammino verso l’uscita fatto di continui trasbordi avanti e indietro. Alle 21.00 riemergiamo finalmente nel sifone di ingresso della grotta dove preoccupati troviamo Gigi Pietro e Giampaolo!

Che dire. la spedizione nonostante i tanti intoppi ha avuto il risultato sperato, termine delle riparazioni delle linee (obbiettivo principale) e proseguo dell’esplorazione, ma cosa più importante la grotta non continua in profondità oltre i -30m come temevamo ma risale a quote più gestibili per il proseguo dell’esplorazione, e da li a breve si spera che riemerga in condotte con zone asciutte.
Un lungo e veloce passamano nelle ultime parti dalla grotta e alle 22.30 siamo finalmente tutti fuori. Festeggiamo sotto le stelle intorno al fuoco, tra nuovi e vecchi amici, tutti sorridenti e felici di essere li.

Grazie a tutti quelli che si sono prodigati per la riuscita della spedizione, come ogni anno siete sempre numerosi e premurosi!!

alla prossima…
Su Molente Cave Explorer