Breve resoconto del campetto in alta Valbrembana, dorsale Cavallo, Cavallino Pegherolo.
Area molto acclive, priva di pianori carsici, in giro soprattutto pareti. In passato (inizio anni settanta) oggetto di interesse da parte del Gruppo di San Pellegrino. Alberto Frassoni, uno degli esploratori di allora, ha dato il suo contributo fornendo schizzi, rilievi ed accompagandoci (sotto la pioggia) all’ingresso delle grotte note.
Piu’ di recente il settore orientale, Vallanzana, e’ stato guardato dallo SCO, Rosi Merisio soprattutto, con individuazione di un meno cinquanta e di un ingresso con molta aria, il ventilatore.
Siamo stati sei giorni accampati presso San Simone, in una decina di speleo (senso lato) e fino ad un massimo di quattro cani.
 Pioggia quotidiana, ma il fuoco e’ rimasto sempre acceso, ed e’ gia’ un risultato.
Varie prospezioni, trovando qualcosa di nuovo e rivisitando il vecchio. Segnalazione di pozzi aperti, non raggiunti per mancanza di tempo.
I risultati principali scaturiscono dalla Valle Rotta, settore nordorientale.
La rivisitazione dell’Abisso Zanchi (-120) ha portato al rilievo della grotta (pare finora ci fosse solo uno schizzo) ed all’esplorazione di un nuovo ramo con aria, non conclusa. L’abissetto e’ ben articolato, nel senso che non e’ una verticale unica, ma e’ fatto anche di condotte, meandri. C’e’ eanche una bella corrente d’aria, con frequenti inversioni.
Il Pozzo della Cupola, nella stessa valle: pittosto incredibile, un classico nicchione in parete che cela subito dietro un P ottanta. Sotto, due strettoie con aria, manzate, pozzo da venti, chiude. L’aria fila via dritta, necessario traverso risalita.
Assai interessanti l eosservazioni sulle sorgenti: in particolare, in pieno Brembo, ramo occidentale, abbiamo individuato una sorgente con portata di alcune centinaia di litri al secondo. Li’ intorno , pero’ abbiamo traivato solo una condottina con poca aria, apparentemente troppo poca per sperare in qualcosa di grosso.
E’ rimasta, oltre che una discreta soddisfazione, parecchia carne sul fuoco, per cui credo che ci torneremo. Ringraziamenti particolari per Alberto Frassoni, formidabile nella documentazione di attivita’ di un trentennio fa e nella ricerca di vecchie e nuove cavita’, a Giorgio Pannuzzo, Massimo Pozzo e Rosi Merisio, che in extremis (abbiamo deciso la meta all’ultimo minuto, senza uscite preliminari) ci hanno fornito le informazioni necessarie.

Notizia di Sandro Uggeri

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