Sotto il Monte Tambura, il sistema sotterraneo raggiunge i 68 km di sviluppo. La Buca sopra la Cava bassa diventa il nono ingresso del vasto e profondo sistema sotterraneo della Carcaraia, insieme all’Abisso Saragato, Aria Ghiaccia, Gigi Squisio, Spluto, Mani Pulite e Chimera.
Recenti esplorazioni interne a caccia di anomalie termiche, avevano indirizzato gli speleologi a ricontrollare il ramo ET, nell’Abisso Saragato, dove sono stati scoperti importanti prosecuzioni della grotta, spostando il baricentro delle esplorazioni in direzione della Cava Bassa di Carcaraia.
La Buca sopra la cava bassa di Carcaraia viene rivista è ritopografata in questo ambito.
E’ il più maestoso ingresso della Carcaraia.
Esplorata negli anni 60, è stata oggetto di numerosi scavi da altrettanti numerosi gruppi nel salone sottostante all’ingresso.
Il passaggio chiave è stato trovato, come spesso accade, non prolungando i numerosi scavi già iniziati, ma semplicemente guardando dietro un blocco di roccia. Così Adriano Roncioni, che accompagnava gli speleo del gruppo Lunense, ha trovato la via verso il complesso della Carcaraia.
Il collegamento è stato realizzato due settimane dopo la scoperta del passaggio, circa 240 metri più in basso dell’ingresso della Buca sopra la cava bassa.
Laggiù gli speleologi hanno raggiunto il meandro dei Pipistrelli in Saragato, dove si stava esplorando dal bivacco del ramo ET e da dove arrivava una corrente d’aria veramente molto forte.
Le esplorazioni nel ramo ET, e la congiunzione con la Buca sopra la cava bassa, portano lo sviluppo del complesso a più di 68 km per un dislivello invariato di 1210 metri.
Buca sopra la cava bassa, Abisso Saragato, Aria Ghiaccia, Gigi Squisio, Spluto, Mani Pulite e Chimera, costituiscono uno dei più grandi complessi carsici d’Italia.
Il nuovo ingresso permette di accorciare di circa 5 ore l’accesso alle parti remote del ramo ET, nuovi prolungamenti non dovrebbero mancare.
Fonte: Marc Faverjon nella mailing list speleoit