Vittorio Veneto – Dopo 29 anni di attesa, la luce torna ad illuminare il lago pensile interno alla grotta risorgenza presso le Sorgenti Del Meschio.
Nei giorni scorsi, gli speleosub veneti sono entrati all’interno della risorgenza delle Sorgenti del Meschio, a Vittorio Veneto, e favoriti dalle scarse precipitazioni di quest’anno sono riusciti a raggiungere un lago pensile, il limite esplorativo toccato solo due volte, quasi trenta anni fa, dagli speleosub di Treviso. Da qui ripartiranno le future esplorazioni che sicuramente saranno fortemente condizionate dalle precipitazioni.
Il percorso per raggiungere il lago pensile é tutt’altro che agevole, con un primo sifone e una cascata da risalire, alta trenta metri, la cui portata può variare dai 15 ai 6000 litri al secondo.
Foto:Daniele Ddm
Di seguito la relazione degli esploratori:
Dopo 29 anni di attesa, la luce torna ad illuminare il lago pensile interno alla grotta risorgenza presso le Sorgenti Del Meschio di Vittorio Veneto
La risalita della cascata post sifone – dallo sviluppo verticale di 30 metri e con portate mai inferiori ai 15 litri al secondo ha richiesto un lungo lavoro per armare in sicurezza il pozzo perennemente battuto dal forte flusso d’acqua il quale, in piena, può arrivare a superare i 6000 lt/sec. di portata.
Tra il materiale tecnico utilizzato una particolare sacca stagna per lavorare con il trapano in ambiente sommerso, e bombole di sicurezza personali con miscele Nitrox utili a mitigare gli effetti dei probabili accumuli di Co2 presenti nella parte più bassa della cavità.
Una volta in testa al pozzo una bellissima forra risale e conduce al sifone pensile, raggiunto dai sub del GGT due sole volte nella prima metà degli anni ’90 durante un periodo di secca eccezionale.
Da qui riprenderanno le esplorazioni degli speleosub della Federazione Speleologica Veneta, purtroppo condizionate dalle rare finestre meteo necessarie per affrontare la portata della cascata in relativa sicurezza, in ragione della quale è stata ora disarmata la prima verticale del pozzo e anche per scongiurare pericolosi tentativi di risalita da parte di persone non opportunamente preparate. Al progetto partecipano e contribuiscono: Gruppo Speleologico Opitergino, Gruppo Speleologico CAI Vittorio Veneto, Gruppo Speleo San Marco e G.S. Arianna (Tv). Speleosub: Igor Palamin, Daniele Ddm, Alessio Fileccia, Jean Pierre. Logistica: Gabriele Samassa, Beppe Tormene, Andrea Fiorot. Foto:Daniele Ddm