Una squadra di speleosubacquei riesce ad oltrepassare l’impenetrabile isola di detriti, aprendo nuovi orizzonti di esplorazione
Nell’ambito del progetto “Obiettivo Bussento”, promosso con l’obiettivo di studiare questa importante grotta della Campania, è stata compiuta l’impresa il 10 settembre 2023.
Una squadra di speleosubacquei ha finalmente superato l’ostacolo rappresentato dall’isola di detriti che copre il lago terminale dell’Inghiottitoio del Bussento, aprendo così nuovi orizzonti di esplorazione.
Questo fiume sotterraneo, che prende il suo corso a La Rupe (Caselle in Pittari), scompare sott’acqua in un lago terminale situato a circa mezzo chilometro dall’ingresso.
Purtroppo, il lago era stato completamente ricoperto da un denso strato di detriti, che comprendeva rami, tronchi d’albero, pneumatici, bottiglie di plastica e polistirolo.
Questa situazione aveva reso impossibile l’esplorazione speleosubacquea, poiché i detriti occludevano il passaggio attraverso il quale il fiume scorreva.
Inoltre, il rischio di rimanere intrappolati tra i rami sott’acqua rappresentava una minaccia significativa per la sicurezza dei subacquei.
Tuttavia, durante l’accompagnamento dei partecipanti allo Summer Camp Speleo Young il 28 luglio 2023, il livello del lago terminale si era innalzato in modo eccezionale, estendendosi per diverse decine di metri al di là dell’isola di detriti.
Questa straordinaria situazione ha suscitato l’idea di passare sotto l’isola di detriti per accedere al sifone, approfittando delle condizioni idrologiche uniche.
L’ardua esplorazione subacquea ha confermato l’intuizione avuta a luglio: uno speleosubacqueo del team Tetide è riuscito a superare l’isola di detriti e a proseguire l’immersione in profondità.
Oltre l’ostacolo si è aperto un fusoide dalle pareti lisce, che si inabissa verticalmente in profondità.
Con l’utilizzo di una configurazione “leggera” senza bombole di grandi dimensioni, la discesa è stata interrotta a una profondità di -21 metri.
Le torce di profondità illuminavano il pozzo che si inabissava ulteriormente, senza che fosse possibile scorgere il suo fondo.
La squadra speleosubacquea, composta da esperti provenienti da diverse associazioni e gruppi speleologici, ha dimostrato una notevole abilità e coraggio nell’affrontare questa sfida.
Questa scoperta apre nuove prospettive per l’esplorazione del Bussento, offrendo agli speleosubacquei l’opportunità di raggiungere zone inesplorate molto interessanti.
Fonte e maggiori info sui partecipanti: https://www.tetide.org/2023/09/11/inghiottitoio-bussento-esplorazione-speleosubacquea/
Buongiorno, visto tutte le operazioni Puliamo il Buio che ci sono state in varie grotte italiane negli anni perchè non si procede a pulire anche la Grotta del Bussento da tutti i detriti antropici e non presenti oppure a cercare di non farli entrare dentro almeno?
Ho letto un libro di Andrea Gobetti sulle grotte turistiche e le più facilmente percorribili con percorsi speleologici pubblicato nel 1991 in cui nella descrizione della grotta parlava già di questo problema provocato dal fiume Bussento che trasportava dentro la grotta tutta la spazzatura che raccoglieva nel suo tragitto o che purtroppo buttavano dentro.
Grazie e complimenti per il sito veramente ben fatto, esaustivo e sempre aggiornato.
Matteo Simone